CdM - E' successo, purtroppo: ma il Napoli ha ancora un asso nella manica
L'edizione odierna del 'Corriere del Mezzogiorno' scrive così della parentesi negativa che sta attraversando il Napoli: "Poteva succedere, certamente. Ma alcune considerazioni si devono e si possono fare, nella piena consapevolezza peraltro che lasceranno il tempo che avranno trovato, né più né meno. La prima: due rigori, due espulsioni, tre cartellini gialli. D’accordo, sui singoli episodi non ci sono particolari contestazioni da fare, e siamo stati i primi a stigmatizzare certi atteggiamenti nei confronti degli arbitri e certe proteste plateali antieducative e assai brutte a vedersi; ma crediamo sia più che lecito aspettarsi uguali pesi e pari misure nelle sanzioni, il che non sembra obiettivamente verificarsi. Abbiamo negli occhi la testa di Bonucci e il suo urlo nell’orecchio di Rizzoli e le riserve di Zaza sulla moralità della madre di Calvarese e sul materiale di cui è fatto lo stesso direttore di gara, perfettamente espresse in ottima dizione alle telecamere; possiamo affermare che esse valgano il disappunto di Higuain che sbatte la palla a terra? Insomma, nessuno potrà dire a fine torneo che il Napoli sia stato favorito dagli arbitri. Vedremo quante e quali delle squadre impegnate nella lotta di testa potranno affermare lo stesso. La seconda: per la sesta e non ultima volta, il Napoli va in campo dopo gli ormai lontani avversari bianconeri. Per carità, potrà anche succedere. Ma sei volte e mai il contrario appare francamente una frequenza eccessiva per poter essere definita casuale. Cosa sarebbe accaduto, in caso contrario? Chi avrebbe avuto da ridire? Della serie: strano, ma vero. La terza: a giocare sempre con gli stessi, si va inevitabilmente incontro a gravi flessioni collettive. Il calcio di oggi per fortuna non è ancora una scienza esatta, ma si vanno riducendo sensibilmente i margini di imprevedibilità, soprattutto nel lungo termine. Ragion per cui le coperte corte si accorciano ulteriormente, e i buchi sotto le giacchette rivoltate vengono fuori: chi pensava che in fondo gente come Gabriel (e Rafael, se è per questo) potessero validamente sostituire Pepe Reina, il quale peraltro da anni non gioca quanto è riuscito a fare quest’anno, è accontentato. Il brasiliano, scadente ogni volta che è stato esibito, ha parato un rigore, d’accordo: ma Fernandes ha tirato malissimo sia il primo penalty, in occasione del quale il portiere ci ha messo un sacco di tempo a coricarsi facendosi passare il pallone sotto la pancia, che il secondo, lento e molle e nemmeno trattenuto dal portierino azzurro. Da non commentare la ridicola corsetta fuori area che ha consentito il letale raddoppio dell’Udinese. Ora c’è da affrontare una partita senza Koulibaly e Higuain, sperando sia una sola (anche se per il Pipita pare si vada verso una stangata). Ma in questa partita, per fortuna, gioca il dodicesimo uomo finora imbattuto, il popolo azzurro. E’ questo il vero asso nella manica, no?"