Il Cdm su Higuain e la Juve: "Un amore che non è nato un giorno all’improvviso..."

27.07.2016
21:30
Redazione

«Se dovesse andare alla Juventus, tradirebbe prima di tutto se stesso». Quando Aurelio De Laurentiis rispondeva così sul passaggio di Higuain nella casa «nemica», sapeva che il tradimento si era consumato. Il suo, era un modo anche legittimo per screditare ulteriormente un uomo che due mesi fa nello spogliatoio aveva sbottato contro la Juventus e i poteri forti. De Laurentiis stava per concludere un ottimo affare, ma reagiva di pancia rispetto a un tradimento sfacciato e inaccettabile pubblicamente. Un po’ come un marito che percepisce che la moglie lo sta tradendo, ma non può sopportare il momento di trovarla in casa con il rivale. Perchè lì si accorge che la relazione durava da un po’. A Napoli i tifosi si sentono traditi da Higuain, eppure la storia è piena di trasferimenti simili. Uno dei primi fu Josè Altafini, 41 anni fa, poi ci fu quello di Dino Zoff che lasciò Napoli dopo cinque anni per la Signora. Hanno vestito le due maglie Ciro Ferrara, Fabio Cannavaro e Fabio Quagliarella. L’ elenco è lungo: dolori sempre sfumati con il tempo (Daniel Fonseca, Leandro Rinaudo, Omar Sivori, Paolo Di Canio, Massimo Mauro, Eugenio Corini, Manuele Blasi e Marcelo Zalayeta), ma quello di Higuain brucerà sempre. Il Napoli ha perduto un fuoriclasse. Che ha avuto l’ardire di tradire, facendolo sotto al naso di società e tifosi. L’amore bianconero non è nato «un giorno all’improvviso».

Fonte : Corriere del Mezzogiorno
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