Il Crotone rischia l'amministrazione giudiziaria, Vrenna accusato di essere attiguo al sistema mafioso: dopo il Napoli la decisione
Arriverà nei prossimi giorni la sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro sulla richiesta di confisca del Crotone avanzata dalla Direzione distrettuale antimafia. Ieri al termine dell’udienza i giudici si sono riuniti in Camera di consiglio. L’attesa è altissima: sarebbe la prima volta di un club di A sotto il controllo di un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale. Un’ipotesi che non prendono in considerazione i fratelli Giovanni e Raffaele Vrenna (patron e presidente). Per l’accusa sono «imprenditori attigui al sistema mafioso». Il procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri e il pm Domenico Guarascio hanno firmato un’istanza di sequestro delle loro imprese (valore di 800 milioni di euro). In primo grado la richiesta è stata respinta a Crotone, ma adesso l’Appello potrebbe ribaltare quella decisione e la confisca della squadra sarebbe esecutiva, ma i Vrenna ricorrerebbero in Cassazione. Stessa cosa farebbe la Dda se dovesse essere confermato il no all’istanza. È quasi certo che la sentenza non arrivi in settimana. Il Crotone e i suoi tifosi potranno concentrarsi così sulla prima storica gara di A in città: domenica allo Scida arriverà il Napoli.