Il Mattino - 'It ain't over til it's over', Ancelotti ha scelto il suo motto: è un Napoli dalla fibra dura

17.12.2018
14:10
Redazione

La tensione passa dal corpo rigido di Carlo Ancelotti, incrinando anche la mappa di bonomia e controllo zen che dalla fila dei suoi capelli grigi scende lungo zigomi

La tensione passa dal corpo rigido di Carlo Ancelotti, incrinando anche la mappa di bonomia e controllo zen che dalla fila dei suoi capelli grigi scende lungo zigomi e guance, e raggiunge il piede di Arek Milik.

Napoli a fibra dura grazie ad Ancelotti

Come scrive Il Mattino:

"Quello che non era riuscito ad Anfield, succede al Sant'Elia. Da Liverpool a Cagliari c'è un Napoli che non molla fino alla fine, come era successo ultimamente anche a Bergamo. È un modo per non concedere tregua seppure a otto punti di distanza alla Juventus e al campionato, un modo per continuare a far vivere la speranza. A volte si vince, a volte si perde, ma sempre con la tensione volta a cercare il gol. Carlo Ancelotti ha adottato il motto, «It ain't over til it's over», del giocatore di baseball Lawrence Peter Yogi Berra, «Non è finita finché non è finita», e se poi finisce e non va come volevi, si ricomincia, è il gioco del mondo, prima ancora di quello del calcio. Ancelotti sta costruendo un Napoli dalla fibra dura, che continua a tenere energia fino alla fine e oltre, senza mai far emergere quella tendenza nichilista che possiede le squadre allo scadere. Ad agguato riuscito scatta il controllo, la sublime amministrazione col sorriso, l'affettuosa accondiscendenza per una condizione passata agli avversari, che diventa sadico compiacimento. Da lì in poi, giocando da padroni, cambia tutto, sembra di conoscere se non il mistero dell'esistenza almeno quello del gioco del pallone. Tirando il fiato, respirando la modesta paura che ormai è degli altri, grazie alla resistenza verso i capricci della palla, grazie alla ricerca dell'ispirazione, che è sempre una trattazione tra dare e avere".

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