Restyling San Paolo, altra mossa a sorpresa: oggi il Napoli potrebbe presentare un progetto minimal
Secondo quanto riferito da Il Mattino, nella giornata di oggi potrebbe esserci un'altra mossa a sorpresa da parte del club di De Laurentiis che presenterebbe il progetto per il riammodernamento dello stadio San Paolo in Comune. Entra le parti ormai, nonostante le prese di posizioni distanti, sembrano destinati a dare una raddrizzata alle cosiddette «carte», far decollare giurdicamente la legge 147 che consente agevolazioni e accelerazioni burocratiche a chi ammoderana impianti pubblici e fare scattare i presupposti della convenzione ponte.
Nell'incontro di stamane, tra le altre opzioni possibili, c’è quella che il Napoli potrebbe presentare un progetto che non farà sognare i tifosi, perché questo segnerebbe solo la messa a norma dell’impianto secondo i canoni della Uefa. Per intenderci, un progetto che preveda solo il rifacimento degli impianti idrici, i bagni, l’illuminazione, le toppe alla copertura e poco più. E non quello fatto vedere nel tavolo di venerdì scorso dove lo stadio vede spalti avvicinati al terreno di gioco, servizi di prim’ordine, e il rifacimento della piazza che lo ospita.
Perché il Napoli potrebbe decidere per questa opzione? Per la guerra in corso con il Comune e aspettare l’anno prossimo, un eventuale nuovo sindaco, per chiudere i giochi. A quel punto la Ssc Napoli si assumerebbe un rischio: perché de Magistris si ricandiderà e dovesse rivincere, riallacciare il dialogo sarebbe ancora più difficile tanto per usare un eufeismo. A Palazzo San Giacomo danno per scontato questa mossa, non perché De Laurentiis abbia in antipatia il sindaco, o non solo per questo, piuttosto perché non avrebbe i soldi per rifare il San Paolo. De Laurentiis non sarebbe ancora nelle condizioni di presentare quello che è il documento cardine dove spiega dove prenderà i fondi necessari per il progetto. E allora il Comune oggi darà al patron la chance di protocollare il progetto per il discorso delle «carte», però i 90 giorni che la legge 147 dà al Comune stesso per far partire l’iter burocratico ed esprimersi sul progetto, partiranno solo quando De Laurentiis presenterà il masterplan finanziario.