Il Messaggero - Anche il Napoli pensò a Milinkovic-Savic, ma ora è tardi. Lotito pronto a blindarlo

20.09.2017
04:15
Redazione

Come riporta l’edizione odierna de Il Messaggero, c’era e c’è anche il Napoli in fila, ora Milinkovic va sempre più a tremila. A Marassi decisivo nella punizione del vantaggio iniziale, domani all’Olimpico sarà senz’altro micidiale. Va di fretta, a quasi 8 chilometri all’ora, è la roccia d’Inzaghi in cielo e in terra. Top player per duelli aerei vinti a Genova (2) a suon di spallate e anche il migliore per le solite palle (10) recuperate. Come potevate già immaginare, le attenzioni big riemergono a palate: «Sergej sta bene a Roma e deve continuare a crescere con Inzaghi, che è un grande allenatore. E’ normale però che, se continuerà così, ci saranno numerosi contatti, così come ci sono stati quest’estate. Pressioni fortissime già sono arrivate da diverse piazze come Madrid, Manchester e Milano, ma il mio assistito vuole prima crescere e giocare per diventare nel suo ruolo uno dei migliori al mondo. In estate vedremo cosa fare», spiega il manager Kezman. Per la prima volta, dopo quasi due anni e mezzo, aperto alla possibilità dell’addio. Cosa è cambiato davvero per preoccuparsi? Lotito ha finalmente versato i 9 milioni al Genk per far cadere una clausola che prevedeva il 50% dei diritti sulla futura vendita di Milinkovic. Operazione percorribile solo dopo due anni, per questo la Lazio ha trattenuto a tutti i costi Sergej nell’ultima sessione dimercato: se i biancocelesti lo avessero ceduto quest’estate a 50 milioni a Juve, Inter o all’estero, avrebbero incassato lametà, quindi una plusvalenza addirittura inferiore (25) a quella di Keita. A giugno sarà tutta un’altra storia: «Non posso escludere che a fine stagione possa andar via – chiosa l’agente a Radio Crc – ma adesso è difficile immaginare un futuro diverso dalla Lazio. Una squadra che ha iniziato benissimo e che può arrivare tra le prime tre in campionato e vincere l’Europa League»

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