Il Napoli si scrolla di dosso l''appocundrìa': bastano trecento secondi, ora si pensa alla grande notte Champions

03.12.2016
23:50
Redazione
Trecento secondi, non uno di più, scrive la Repubblica: "Sono sufficienti a Piotr il polacco e a Marek lo slovacco, al Napoli che tiene una breve e mirabile lezione accademica su come giocare in velocità alle spalle di un avversario intorpidito, all’Inter per capire che non è serata neppure stavolta, come dal 1997 in qua. Cinque minuti e Napoli-Inter ha già spremuto tutto il suo succo, chiarito i dubbi della vigilia, forse anche rovesciato lo spartito. Perché il Napoli, che non vinceva al San Paolo da 36 giorni, ritrova gamba e vivacità, si scrolla di dosso scorie e appocundrìa, si prepara alla grande notte di Lisbona con tutti i sentimenti.  Il Napoli c’è e ci sarà, l’Inter non c’è a cominciare dai difensori e solo più tardi si affaccerà di là, evidenziando comunque che la fase difensiva del Napoli è ancora da perfezionare, nonostante il rientro di Albiol. Perché Icardi va al tiro un paio di volte e trova Reina, perché l’avvicinamento all’area protetta è troppo semplice e troppo privo di trappole, ma in definitiva il Napoli rischia il giusto, poi riparte, ispirato da quel magnifico prospetto di regista moderno che è il giovane Diawara. Così anche Handanovic deve lavorare su Gabbiadini, tonico anche lui, almeno due volte, in un primo tempo ricco di tiri, a confermare che non si difende bene stasera, in questo San Paolo mezzo vuoto, in cui compare anche uno striscione offensivo per De Laurentiis". 
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