
Il questore di Napoli: "Daspo ai condannati per camorra, armi e droga"
Notizie Napoli - Il questore di Napoli Maurizio Agricola ha rilasciato una intervista ai microfoni di Repubblica. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni in cui annuncia che sarà attuato il Daspo fuori contesto:
Un altro luogo di aggregazione sono gli stadi. Perché ritiene così utile il “Daspo fuori contesto”?
«Dobbiamo muoverci anche sul terreno della prevenzione. Il Daspo fu introdotto nel 1989 per vietare l’accesso a manifestazioni sportive a chi si era reso responsabile di condotte violente o comunque vietate durante un evento. Nel 2019 il legislatore lo ha voluto ampliare».
In che modo?
«Al questore viene attribuita la possibilità di applicare il Daspo a chi, negli ultimi cinque anni, sia stato condannato anche con sentenza non definitiva per reati come associazione camorristica, stupefacenti, armi, ma anche rissa, violenza, minaccia. Il divieto dunque non è direttamente collegato alla condotta tenuta in occasione di un evento. Si interviene prima, perché alla luce dei precedenti si ritiene che questi soggetti, una volta entrati in uno stadio, possano creare problemi».
L’individuazione dei destinatari come avviene?
«È preceduta da un lavoro di analisi che, accanto al certificato penale, ne valuta relazioni ed eventuali rapporti con il mondo delle tifoserie. Dal 2019 in poi, la questura di Napoli ha applicato oltre mille Daspo, di questi 391 “fuori contesto”. Nell’elenco, 57 condannati per mafia, 64 per stupefacenti, 45 per rapina. È un lavoro forse poco visibile, ma di grande valore».