Il Roma - Adesso provate a mettere ancora in discussione Carlo Ancelotti...

24.09.2018
15:10
Redazione

La strategia del grande. Vediamo se c’è ancora qualcuno che ha dei dubbi sulle qualità di allenatore di Carlo Ancelotti. Sicuramente

La strategia del grande. Vediamo se c’è ancora qualcuno che ha dei dubbi sulle qualità di allenatore di Carlo Ancelotti. Sicuramente Walter Mazzarri non l'ha visto come è stato messo sotto il Toro al cospetto del suo vecchio Napoli. Il tecnico toscano si è ritrovato di fronte una squadra azzurra che nel primo tempo ha giocato come se dalla panchina ci fosse qualcuno alla Playstation. Hanno dominato i partenopei contro i granata e sicuramente gran parte del merito è di quell’Ancelotti più volte criticato per non aver dato una identità al Napoli. Stavolta, a differenza di cosa era successo in Champions martedì scorso, l’ottima prestazione è stata accompagnata anche dai gol. Tre ma sarebbero potuti essere molti di più. Nei primi 35 minuti di gara il Toro non esisteva in campo, le azioni da reti si sono sprecate e si è andati al riposo in vantaggio di due gol. Mazzarri non ha capito niente di cosa stava accadendo. Così come affermato nel post partita, avrebbe voluto cacciare tutti e undici dal terreno di gioco. Si è fatto sentire negli spogliatoi e sperava che dopo il rigore ad inizio secondo tempo si potesse almeno pareggiare. Ma così non è stato perché il suo vecchio studente Insigne ha chiuso i conti segnando la seconda rete della giornata. Onore e meriti, dunque, a Carletto che contro un 3-5-2 come compatto ha scelto di investire su una formazione con due ali molto veloci alle spalle della coppia offensiva Insigne e Mertens. Centrocampo e difesa dei granata sono andati in tilt. Si sono visti assalire da tutte le parti e subire attacchi a ripetizione. Va detto che Ancelotti non ci ha pensato su due volte a far esordire dal primo minuto Luperto e Rog. A differenza di Sarri, ha subito buttato nella mischia i due ragazzi riuscendo ad avere delle buone risposte. Certo, il 22enne difensore ha causato il calcio di rigore ma fino a quel momento aveva fatto bene essendo anche il fautore del cross al centro che poi ha propiziato il vantaggio di Insigne. Dopo, poi, ha salvato su Belotti con una diagonale perfetta. Il croato ha cercato di sfruttare le sue qualità di assalitore provando anche ad impostare. Poi tutti e due sono usciti incassando una sufficienza. Si è vinto, dunque, la quarta partita sulle cinque di serie A disputate. A differenza della Juventus che ha avuto avversarie di centroclassifica, il Napoli ha dovuto fare i conti con delle formazioni di tutto rispetto. Lazio, Milan, Fiorentina e appunto il Torino hanno alzato bandiera bianca. Ma se i primi due successi erano stati figli di una reazione confusa e senza idee, ieri a pranzo contro i granata si è giocato un buon calcio. C’è stato un vero e proprio show che ha dato seguito alla vittoria della settimana scorsa con la Fiorentina. «Pensiamo a crescere e a fare meglio. Non siamo l’anti di nessuno, andiamo avanti per la nostra strada», ha spiegato Ancelotti in conferenza stampa. Naturalmente l’allusione della stampa era alla Juventus che sarà l’avversaria di sabato prossimo sempre a Torino. Prima, però, c’è il Parma che sta vivendo un grande momento. Sicuramente i tre punti di ieri hanno dato continuità al percorso di un Napoli che vuole ambire alla corsa scudetto con i bianconeri. Con questo modo di giocare si può arrivare lontano e far dimenticare velocemente l’estetica di Maurizio Sarri. Ancelotti va avanti per la sua strada e un po’ alla volte ci sta mettendo la sua impronta sul Napoli. I giocatori stanno cominciando ad avere un senso per quello che fanno. Il 4-4-2 sembrava una eresia calcistica ed, invece, sta dando i suoi frutti. Il problema è che qualcuno aveva voluto mettere in discussioni le qualità di Ancelotti. Ma si dovrà ricredere. Se non si è già ricreduto.

Fonte : di Salvatore Caiazza per Il Roma
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