Il Roma - Ancelotti e i Magnifici Sette: è un tridente di fatto

10.12.2018
12:40
Redazione

Ci ha messo un po’, ma è arrivato anche Arkadiusz Milik. Tre gol in due giornate, nel giro di sei giorni. Sette reti in campionato, due le

Ci ha messo un po’, ma è arrivato anche Arkadiusz Milik. Tre gol in due giornate, nel giro di sei giorni. Sette reti in campionato, due le doppiette. Ha raggiunto Mertens e Insigne nei marcatori azzurri in Serie A. Ventuno reti (in camponato) in tre, niente male per Ancelotti. Un tridente “di fatto” che difficilmente si vedrà in campo, ma il polacco ha il merito di aver segnato come i due compagni di reparto giocando decisamente meno minuti di Mertens e Insigne. Per questo il peso dei suoi sette gol ha un’importanza che dà conforto a lui e all’allenatore. Vero, a Milik mancano un po' i gol alle big: ha segnato contro Lazio, Parma (doppietta), Empoli, Atalanta e sabato scorso l’altra doppietta al Frosinone. Non ci sono gol “pesanti”, ma arriveranno. Intanto l’ex Ajax ha superato se stesso: non era arrivato a sette gol nelle due stagioni precedenti, quelle funestate dal doppio infortunio al legamento crociato di entrambe le ginocchia.

 

ANCHE QUEST’ANNO le difficoltà non sono mancate. Era partito bene, soprattutto nelle prime fasi quando Ancelotti utilizzava il 4-3-3. Poi ha perso man mano quota, finendo a fare la riserva di Mertens e dovendo fare i conti con un lungo digiuno. Nessun gol in Europa e un presunto blocco mentale che lo ha condizionato pesantemente. La rapina subita ad inizio ottobre, quando era davanti casa con la sua compagna. Di conseguenza un trasloco-lampo, effettuato pochi giorni dopo il fattaccio. Milik si è trasferito dalla zona flegrea a Posillipo. Ma ad incidere anche le voci di mercato, con l’interesse di De Laurentiis per Piatek del Genoa, che polacco come lui, lo ha fatto sentire un po’ a disagio. Soprattutto perché De Laurentiis non ha smentito i rumours di mercato, anzi ha parlato della ricerca di un erede degli attaccanti da trenta gol che il Napoli ha schierato in questi anni. In pratica senza nemmeno citare Milik, sulla quale la società continua a far sapere di puntare. Del resto nel 2016 arrivò per sostituire un certo Higuaìn, e il Napoli pagò il polacco oltre 30 milioni di euro. In Champions League, domani sera a Liverpool, è pronto a subentrare a gara in corso. Lì in avanti non si toccano Mertens e Insigne, che restano i capocannonieri del Napoli con dieci reti a testa. Oltre le sette in campionato ne hanno firmate tre in Europa a testa.

 

A MILIK le reti europee mancano, ma avrà modo di sbloccarsi anche in coppa, visto che anche nella peggiore delle ipotesi il Napoli proseguirà il percorso, anche se dovesse chiamarsi Europa League. E soprattutto, adesso Milik ha conquistato la fiducia dell’ambiente, del tecnico (che mai lo ha messo in discussione o criticato) ma soprattutto di lui stesso, visto che prima del gol della vittoria a Bergamo il polacco sembrava finito in un limbo fatto di panchine e ben pochi sorrisi. Ora la musica è cambiata: Ancelotti ha tre attaccanti a sette gol, e anche il Napoli può dirsi tranquillo del suo attacco. Un reparto che dà sicuramente garanzie.

Fonte : di Giovanni Scotto
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