Il Roma - Ciro Esposito, individuati gli ultras: sono sei i complici di Gastone, accusati di concorso in rissa e tentato omicidio

30.11.2015
13:20
Redazione

Erano con Daniele De Santis, il Gastone degli ultras della Roma, quel maledetto 3 maggio del 2014 quando incappucciati, con spranghe e fumogeni tentarono di assaltare due autobus di tifosi del Napoli. Non di ultras come loro ma di persone normali e appassionate che volevano assistere alla finale che il Napoli, di lì a poche ore, avrebbe disputato all’Olimpico contro la Fiorentina. Negli scontri rimase ucciso da un colpo di pistola Ciro Esposito, 30enne di Secondigliano, e feriti altri tre napoletani, che non furono ammazzati solo perché la pistola dell’ultras-pistolero si inceppò.

L’assassino fu arrestato poco dopo mentre sui suoi complici sono sempre stata costruite favole, leggende fino addirittura a leggere autorevoli siti di informazione che parlavano di un’azione isolata. Nessun ultras agisce da solo, pur se armato, e dunque fuori dalle regole non scritte degli ultras. E questo le forze dell’ordine lo sapevano fin troppo bene.

Alla fine la conferma è arrivata anche dalla scorsa udienza in Corte d’Assise al Tribunale di Roma. Il capo della Digos capitolina ha affermato che c’erano indagini in corso per individuare i complici di Gastone e che non avrebbe potuto fare i nomi. Che ci fossero complici con Daniele De Santis è stato inoltre confermato da due testimoni che quel giorno erano al Ciak Village di Tor di Quinto e videro Daniele De Santis con fumogeni pronto ad assaltare gli autobus incolonnati verso Tor di Quinto in direzione Olimpico.

I due hanno confermato in aula che quel giorno c’erano anche altre persone. Ebbene sono state individuate. E a questo punto occorre esclamare: meno male! Si tratta di sei ultras della Curva Nord della Roma, quella della quale ha fatto parte Gastone per anni fino poi ad essere stato cacciato per la troppa violenza. La Procura adesso sa i nomi, i cognomi e i soprannomi di tutti i responsabili di quella rissa a suon di pietre, fumogeni, cinghie. Sarebbero anche stati riprese mentre scappavano verso la Tangenziale Est incappucciati. I responsabili Digos delle tifoserie di Roma sono riusciti a dargli un volto. 

Sono stati sequestrati computer e telefoni cellulari che adesso sono al vaglio della scientifica per cercare di arrivare ad individuare i responsabili di quella vile aggressione preordinata. E questo appunto è quanto cercano di appurare le forze dell’ordine per cercare di dimostare, anche in fase di dibattimento, che quell’agguato era voluto. Era un’azione decisa a tavolino e il Ciak village era il luogo ideale dove tendere l’agguato ai tifosi del Napoli provenienti dall’uscita dell’autostrada, era appartato e con molte vie di fuga.

Fonte : Fabio Postiglione - Il Roma
Notizie Calcio Napoli