Il Roma e il mercato del Napoli: "I cinque schiaffi che De Laurentiis vuole dimenticare: il patron infastidito dai no incassati"

27.06.2016
12:00
Redazione

Una grande squadra non si rifiuta mai. O almeno così dovrebbe essere. Il Napoli è arrivato secondo in campionato, giocherà la Champions direttamente ai gironi e ambisce a essere protagonista anche nella prossima annata. Questo senza contare i tre trofei vinti in pochi anni. Eppure non basta a far dire “sì” ad alcuni calciatori. Anzi, per qualcuno è il caso di dire un “no” secco, in alcuni casi perentori.

LA COSA COLPISCE se si pensa che questi rifiuti non arrivano da grandi calciatori affermati, ma da giovani o al più calciatori emergenti, con un palmares vuoto o quasi, che ancora non sono saliti alla ribalta. Dei rifiuti che pesano, o che sicuramente infastidiscono molto i tifosi e non poco il presidente Aurelio De Laurentiis. Senza andare indietro negli anni scorsi, soltanto in questa estate sono arrivati già cinque “no”, tutti inaspettati. Il trequartista dell’Ajax Davy Klaassen, che ha rifiutato per rimanere in Olanda. E poi il no di Vrsaljko, che mai è voluto venire al Napoli, aspettando l’offerta dell’Atletico Madrid. Anche Matias Vecino della Fiorentina non è mai stato interessato alle lusinghe del club azzurro, rimandando qualsiasi discorso di addio e finendo col rinnovare con la Fiorentina. Anche lui non partirà. Ma il Napoli si è sentito dire no anche dal giovane Zielinski, trequartista polacco dell’Udinese, che nell’ultima stagione ha giocato con l’Empoli. Anche lui ha declinato le lusinghe azzurre, aspettando forse un’offerta del Liverpool. Intanto ha detto no alla proposta di De Laurentiis. E l’ultimo rifiuto, forse il più clamoroso, è quello di Gianluca Lapadula. Sembrava preso, si parlava di lui come un nuovo acquisto azzurro, ma dopo aver tenuto il Napoli in sospeso per settimane ha finito col scegliere il Milan. E meno male che i suoi agenti dicevano che cercava il progetto tecnico per lui più affidabile. La squadra rossonera è senza allenatore, e al momento non si capisce neanche chi sia il proprietario della società. Di certo il Napoli sembrava una scelta più giusta, ma così non è stato.

STRANO CHE così tanti calciatori, soprattutto questi così sconosciuti, non sgomitino per giocare con Higuaìn e in un San Paolo pieno. Neanche la Champions è riuscita ad attrarre questi giocatori. Di questi cinque solo Vrsaljko è sicuro di giocarla, gli altri possono sperare al massimo di fare l’Europa League o superare i gironi preliminari di Champions. Lapadula non giocherà in Europa, tanto per fare un esempio. Ma il Napoli non è il Milan, purtroppo: il compito di De Laurentiis è colmare questo gap e rendere la squadra azzurra appettibile anche ai calciatori che non hanno una particolare attrazione per il Vesuvio e le sue bellezze.

Fonte : Scotto - Il Roma
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