Giaccherini, Pereyra e Candreva: ecco come cambierebbe il 4-3-3 di Sarri

15.07.2016
01:15
Redazione

La difesa prima di ogni cosa. Poi tutto il resto. Si lavora a Dimaro e per i marcatori davanti a Reina c’è tanto straordinario da fare. Ieri mattina, mentre la maggior parte del gruppo è rientrato negli spogliatoi, Koulibaly e Ghoulam sono rimasti in campo assieme a Sarri e ad altri due uomini dello staff. Il tecnico toscano è voluto ripartire nuovamente da un reparto che nello scorso anno ha funzionato bene fino ad un certo punto. Poi qualcosa si è inceppato. Il senegalese e l’algerino, a meno di colpi di scena dell’ultimo momento, saranno uno al fianco all’altro nel prossimo torneo. Dove il Napoli continuerà a giocare con il 4-3-3. Rispetto ad una estate fa a Dimaro si vedono altri esercizi dal centrocampo in poi. All’epoca Sarri aveva in mente il 4-3-1-2 con Insigne alle spalle delle due punte. Fu proprio Lorenzo a chiedergli di stare in quella posizione. Il modulo che servì all’Empoli per salire ed imporsi in serie A sarebbe potuto utile anche con il Napoli. Ma dopo tre giornate cambiò tutto e si passò ad un 4-3-3 che ancora oggi è la base del lavoro azzurro.

QUALCOSA PUÒ CAMBIARE. Non è detto che si resti con le stesse idee sempre. Anche perché Sarri ha provato sulla sua pelle che quando i colleghi avversari gli prendono le misure diventa difficile giocare bene e vincere. Proprio in virtù di un cambiamento previsto si sta operando sul mercato per prendere dei rinforzi in grado di variare il modulo. Non solo a gara in corso ma addirittura prima del fischio d’inizio. Si deve avere la possibilità a volta di adeguarsi all’avversaria. Il toscanaccio ha una idea molto semplice del calcio ma a volte non può essere abbastanza. Vuole che la squadra giochi sempre senza aspettare nessuno. Ecco, quindi, che la difesa si deve alzare al massimo per poi rientrare senza errori. L’acquisto di Giaccherini può permettere a Sarri di avere un esterno destro e sinistro ma anche un elemento in grado di poter stare alle spalle di due punte. Che potrebbero essere Higuaìn e Callejon o Gabbiadini (sempre se resta). Anche Pereyra può dare un volto diverso al Napoli. È velocissimo, conosce i tempi di inserimenti e si sa muovere pure in fase offensiva. Poi magari non arriva lui e si acquista Candreva, ma il risultato non cambia. Alla fine dello scorso campionato De Laurentiis disse di voler rinforzare la rosa in modo tale da poter dare più scelta a Sarri sia dal punto di vista dello schieramento che del modulo.

Fonte : Salvatore Caiazza per 'Il Roma'
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