Il Roma - Il dilemma di Sarri: Milik o Mertens?

20.04.2018
17:30
Redazione

Il dilemma c’è e non è facile da sciogliere. Domenica il Napoli si gioca lo scudetto in casa della Juventus e Sarri deve assolutamente

Il dilemma c’è e non è facile da sciogliere. Domenica il Napoli si gioca lo scudetto in casa della Juventus e Sarri deve assolutamente scegliere il migliore attacco da mandare in campo. Vincere allo Stadium vorrebbe dire portarsi a -1 dalla Signora e cullare seriamente il sogno di potersi assicurare il titolo dopo tantissimi anni. Difficile fare a meno dei soliti volti in tutti gli altri reparti. Contro l’Udinese in difesa ha riposato Koulibaly che tornerà a disposizione. A centrocampo sono rimasti a guardare Allan e Jorginho. In attacco è partito dal primo minuto Arek Milik. Ecco, è qui che il sor Maurizio ha tanti dubbi. Con il ritorno alla grande del polacco c’è da capire se lo confermerà anche a Torino o se lo farà accomodare nuovamente in panchina per lasciare spazio a Mertens. Ma Dries, purtroppo, non è quello che ha fatto impazzire gli avversari. Da un po’ di settimane è apparso stanco e di facile lettura nei suoi movimenti e tiri in porta. È stato quasi sempre imbrigliato e c’è il rischio che possa accadere la stessa cosa anche al cospetto di Chiellini e compagni. LA

FORZA DI AREK. Con Milik in campo ci sono più situazioni offensive da sfruttare. Si può, infatti, crossare dalle fasce perché si è sicuri che c’è un compagno che può colpire di testa sfruttando la sua fisicità. Lo ha fatto nelle ultime sfide entrando a partita in corso e si è ripetuto molto bene con l’Udinese. Poi alla fine Sarri lo ha fatto uscire per dare di nuovo equilibrio al centrocampo.

LA QUALITÀ DI CIRO. L’ultimo periodo non è stato dei migliori per Mertens ma di sicuro non si può dimenticare ciò che ha fatto per il Napoli. Ha dato tutto sempre e il fatto di dover giocare sempre per la lunga assenza di Milik lo ha stremato. Putroppo è arrivato al momento clou con le ruote a terra e di gol nemmeno l’ombra. Con lui dal primo minuto contro la Juventus, però, ci si assicurerebbe più qualità e soprattutto velocità negli spazi stretti. Non avrebbe problemi dal punto di vista degli stimoli vista e considerata l’importanza del supermatch contro la Signora. Deve solo trovare l’autostima e la convinzione di essere sempre un grande bomber. Dall’altra parte, poi, ci sarà quell’Higuaìn che quando era nel Napoli non gli concedeva molto spazio. Una volta andato via lui si è riscoperto una prima punta eccezionale e ha dato una grossa mano a Sarri nella crescita totale del gruppo partenopeo. Con lui dal primo minuto, poi, si potrebbe in corso d’opera cambiare l’attacco spostandosi dietro la prima punta e coadiuvando con Callejon ed Insigne. Al momento rispetto a Milik ha qualche percentuale in più per essere titolare con la Juve ma ancora non è detto.

Fonte : Caiazza - Il Roma
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