Il Roma - Il sopracciglio di Carletto diventa un “tic” portafortuna, l'allenatore apprezza tre doti di De Laurentiis

12.07.2018
21:20
Redazione

Un tic: lo ha definito così, De Laurentiis, il classico movimento del sopracciglio sinistro di Carlo Ancelotti, gesto distintivo del nuovo allenatore

Un tic: lo ha definito così, De Laurentiis, il classico movimento del sopracciglio sinistro di Carlo Ancelotti, gesto distintivo del nuovo allenatore del Napoli. «Quando lo fa è buon segno?» gli avevano chiesto durante la conferenza stampa di presentazione. Stava per rispondere, Ancelotti, quando quell’onda s’è ripresentata - più e più volte - e De Laurentiis ne anticipava la spiegazione: «È un tic». A seguire risate, volti distesi, la serenità tipica di un vincente normale, di un allenatore moderno e però esperto, di un leader calmo (come recita il libro) che ha attraversato varie epoche restando semplicemente se stesso. Colpirà, di Ancelotti, la sua grande umanità: ha scelto di vivere a Napoli, in città, perché «il panorama è spettacolare» e perché quando svestirà i panni dell’allenatore, di rientro da una partita o un allenamento, tornerà ad essere Carlo e dunque una persona che intende godersi la vita, accogliendone le sfumature. E poi, tornando al calcio, che orgoglio poter allenare il Napoli. «De Laurentiis mi ha reso felice» ha spiegato Ancelotti, ridimensionandosi e, parallelamente, affidando al suo nuovo club un ruolo di prestigio estremo. Come ricambiare questa felicità? «Non sarà difficile» assicura Carlo, che di De Laurentiis apprezza sincerità diretta, idee, orizzonti d’ambizioni. Fondamentale sarà lavorare insieme, di comune accordo. E molto spesso, quando il sopracciglio sinistro sarà più alto di quello destro, ribelle alla simmetria del volto, nessun timore: sarà un tic. Ma anche un orgoglioso difetto.

Fonte : Il Roma
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