Il Roma - Insigne dai fischi agli applausi: così si è ripreso il Napoli

23.01.2020
18:00
Redazione

Stavolta seriamente Lorenzo Insigne si è ripreso il Napoli e Napoli. Il gol-vittoria servito per battere la Lazio e accedere alle semifinali di Coppa Italia è stata la ciliegina sulla torta di un’ottima prestazione che ha riconciliato il capitano con la sua gente. Martedì sera gli insopportabili fischi rivolti sistematicamente all’attaccante napoletano si sono trasformati in applausi. A portarlo in trionfo sono stati soprattutto gli ultrà tornati allo stadio a sostenere la squadra dall’inizio alla fine. La mancanza dello zoccolo duro del tifo si era fatta sentire non poco. E le avversarie che venivano andavano a nozze. Anche perché quei pochi fan partenopei contestavano solo. L’altra sera, invece, la scena è cambiata. I gruppi storici hanno deciso di accompagnare i propri beniamini alla vittoria e ci sono riusciti. La fotografia della splendida notte è stato l’inno “un giorno all’improvviso” cantato da tutti i calciatori. Insigne in primis. Il capitano si è tolto addirittura il giubotto per poter mostrare a tutti la maglia azzurra. Quella che ama alla follia e che non tradirebbe mai. Ha fatto la differenza Lorenzinho e ad ogni giocata è stato applaudito. E quando c’erano momenti di difficoltà è stato lui a chiamare i tifosi affinché non smettessero di cantare. Scene che non si vedevano da tempo. Anche in virtù dell’assenza degli ultrà per protestare contro un codice di regolamento d’uso troppo duro. Peccato per le tante defezioni che hanno condannato il Napoli alle sconfitte. Ma l’importante era tornare. Così come è tornato definitivamente Insigne. Si era già visto contro la Lazio in campionato che il puntero di Frattamaggiore stava crescendo. E proprio la Lazio ha punito con un gol dopo due minuti che ha fatto impazzire il San Paolo. Tutte le azioni pericolose sono passate dai suoi piedi, ogni suo compagno l’ha cercato perché convinto che qualcosa di buono avrebbe fatto. Un exploit nel momento dove il Napoli aveva toccato il fondo.

ARRIVA IL MAESTRO. Ora nel mirino del Napoli e dei napoletani c’è la Juventus di Maurizio Sarri. Domenica al San Paolo è atteso l’uomo che ha stupito tutti con il suo gioco arrivando ad un passo dallo scudetto. Il toscano è stato molto importante per Insigne e anche per il pubblico azzurro. Si sono vissute sensazioni uniche in campo e fuori e fu un peccato non vincere il tricolore. Ma quella è acqua passata. Adesso il Napoli deve dimostrare continuità e naturalmente il tutto dovrà partire in special modo dal Magnifico. Che deve tanto al sor Maurizio perché quel 4- 3-3 esaltava le sue doti. Proprio per questo motivo Gattuso si aspetta molto da lui. Sarebbe importante se giocasse contro i bianconeri come con la Lazio. Di certo dagli spalti la spinta arriverà. Lo stadio si riempirà nonostante non ci sia storia di classifica con la nemica sportiva di sempre. Ma la Juve è sempre la Juve. Servirà la partita perfetta per poter tornare ad esultare come l’altra sera e cantare tutti insieme “un giorno all’improvviso”. Certo, se Insigne sarà quello di martedì e i tifosi canteranno ancora più forte tutto è possibile. E Sarri lo sa bene.

Fonte : Caiazza - Il Roma
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