Il Roma - L’infortunio di Ospina andava gestito meglio, ci si è lasciati ingannare dalla voglia matta del colombiano di rimanere in campo

19.03.2019
10:40
Redazione

Le critiche lasciamole per ultimo. Al momento pensiamo solo ad analizzare il cammino del Napoli targato Ancelotti. Premesso che non è lesa maestà fare delle considerazioni su un allenatore che qualche volta può sbagliare anche lui. Non sono le medaglie a renderlo immune da qyualche bacchettata. Ma stesso Carletto si offenderebbe se di di lui si dicesse bene anche quando ha qualche colpa. Certo è che non giusto già bocciarlo per ciò che sta facendo alla guida della squadra azzurra.

C’è chi si diverte a fare sempre il paragone con l’anno scorso. Sistematicamente si chiama in causa Sarri e la combattuta corsa scudetto con la Juventus. Senza dubbio la distanza dalla vetta è tanta ma attualmente il Napoli sta lottando per un obiettivo importante qual è l’Europa League. E dovesse alzare la vecchia Coppa Uefa il buon Ancelotti avrebbe messo già in bacheca un bel trofeo, cosa che al Comandante non è riuscito. È stato troppo bello sognare il tricolore fino alla fine. Il successo allo Stadium fece impazzire un popolo. Ma alla fine, per un motivo o per un altro, a festeggiare fu la Signora. Risultato? Zero tituli. Sarri non volle puntare sulla competizione europea. Si uscì subito ai sedicesimi con il Lipsia mentre attualmente si è già ai quarti.

Certo, il doppio incontro con l’Arsenal non promette nulla di buono. Ma se il Napoli fa il Napoli di Champions allora seriamente si può passare anche questo turno per andare a sfidare poi una spagnola tra Villareal e Valencia. E allora evitiamo di sparlare di Ancelotti. Di dire che si è accontentato di ciò che gli ha dato De Laurentiis e che forse, sbagliando, ha dato l’ok per la cessione di Hamsik. I conti si fanno alla fine. Se il Napoli durante le prossime sfide dovesse evidenziare delle difficoltà per la mancanza del capitano e di conseguenza non raggiungere l’obiettivo prefissato, allora a maggio ci saranno voti bassi anche per Carletto.

L’allenatore emiliano è abituato a certi tipi di tensioni. Avendo allenato sempre big gli chiedevano il mondo e quando non lo riusciva a conquistare veniva messo alla gogna. Ma questo non vuol dire che si è abbattuto. Domenica il Napoli è tornato a vincere e bisogna essere tutti felici. I tre punti mancavano da due giornate dove si era perso in casa con la Juve e pareggiato a Sassuolo. Con l’Udinese si è andati un po’ in difficoltà ma contava incassare i tre punti. Che sono arrivati.

È stato un pomeriggio con un po’ di trambusto. L’infortunio di Ospina andava gestito meglio. Ci si è lasciati ingannare dalla voglia matta del colombiano di rimanere in campo. Poi, dopo aver subito due gol, ha mollato ed è crollato al suolo. Facendo rabbrividire tutti. Ancelotti si è arrabbiato con uno dello staff medico ma Alfonso De Nicola, responsabile dei dottori azzurri, stava monitorando il tutto da dietro alla porta. È stato criticato il professionista sannita ma si è attenuto a quella che è la prassi di solito per questi infortuni. Forse, a prescindere dalla volontà di Ospina di rimanere in campo, avrebbe dovuto subito chiamare il cambio. Ma il ragazzo rispondeva bene a tutte le sollecitazioni.

Comunque, non può essere un episodio del genere a macchiare la carriera di questo dottore. Non si può dimenticare il grande lavoro fatto da sempre con la società di De Laurentiis. Secondo il racconto del padre, comunque, Ospina resterà fuori due settimane. È stato in terapia intensiva come da prassi ma tornerà a casa per riposarsi e mettersi poi a disposizione di Ancelotti. Che lo tiene molto in considerazione visto che non c’è gerarchia che tenga. L’allenatore fa giocare tutti e quindi una volta che si riprenderà, potrà tornare utile. E a maggio magari firmare il rinnovo con il Napoli.

Fonte : Salvatore Caiazza - Il Roma
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