Il Roma: "Milik-Pavoletti, il Napoli vuole un grande attacco"

30.08.2016
19:00
Redazione

La calma (apparente) riempie le giornate di Arkadiusz Milik, che delle ore successive alla prima doppietta col Napoli si sta godendo ogni secondo, attimo, istante. Tutto è più bello, nella propria mente ed attorno a sé, quando s’è completato il battesimo del gol e s’è materializzato il primo abbraccio coi nuovi tifosi allo stadio San Paolo: sono queste le (prime) tappe obbligatorie di un percorso nato un po’ per caso ed ora già entrato nel vivo, distante dall’orizzonte, orfano di un traguardo del quale tutti, ad oggi, non faticano a sentir la mancanza.

FUTURO. Non è il caso di bruciare (già) le tappe, di imporre paletti, di fare previsioni sul rapporto sportivo tra il giovane attaccante polacco e la squadra che, più di tutte, l’ha cercato e l’ha convinto; col progetto tecnico, certo, ma anche con la prospettiva – intrigante seppur dura – di sostituire nel cuore e nella mente dei tifosi Gonzalo Higuain, il passato ch’è ancora presente e che forse, in fondo, sarà anche futuro. Ma intanto è assai saggio, consigliano in molti, focalizzarsi su Milik e studiarne la storia, i movimenti, le caratteristiche per parlar di sé sin da subito, per riempire di sana monotonia le giornate dei tifosi, per collocarlo al centro dell’attenzione dato che il Napoli l’ha già fatto all’interno del proprio progetto.

EREDE. È lui, Milik, il sostituto di Higuain. E lo sarà a prescindere dall’evolversi del mercato, al netto dei colpi di scena e delle future strategie. È stato pagato 33 milioni di euro perché considerato degno di afferrare con forza, innocente incoscienza e sfrontata gioventù la pesante eredità dell’argentino. I dubbi, leciti, alcuni persistenti, son stati spazzati via dopo la doppietta al Milan che l’ha consacrato come attaccante “funzionale” al gioco di Sarri ma anche “differente” rispetto al suo predecessore, meno tecnico ed elegante ma più “atleta” dal punto di vista fisico e strutturale. Il gol di testa, ad esempio, è la fotografia che t’allontana dal passato, la conferma che d’ora in avanti, pur consolidando il proprio gioco, il Napoli attuerà modifiche sostanziali dal centrocampo in su.

ALTER EGO. È in una nuvola di fumo e dubbi che Sarri studia le alternative al gigante polacco. Tra campo e mercato, tra possibili suggerimenti e idee proprie, tra circostanze ed esigenze, nel ventre del caos degli ultimi giorni. La posizione di Gabbiadini è tutt’altro che salda. L’offerta dell’Everton esiste ed è concreta. Il Napoli chiede 25 milioni di euro più bonus per liberarlo, ma potrebbero non bastare qualora non arrivasse il sostituto. Cavani è una dolce illusione che ha fatto sognare i tifosi, Kalinic è distante per distanza economica con la Fiorentina e Pavoletti, il nuovo che avanza, coetaneo del croato, piace ma non a 25 milioni, ovvero la richiesta del Genoa per cederlo (ma prima dovrà trovare un sostituto). Domani, alle ore 23, a mercato chiuso, sarà molto più facile discutere e riflettere. Ora, nel vortice di ipotesi, l’unica certezza ha il volto di Milik, del giovane polacco che (già) studia da leader.

Fonte : Il Roma
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