Il Roma - Milik, un bomber da aspettare, ma adesso Ancelotti va di fretta

14.11.2018
13:30
Redazione

Niente processi. Nessuno vuole mettere sul banco degli imputati Arek Milik. L’attaccante polacco ha bisogno ancora di un po’ di tempo prima

Niente processi. Nessuno vuole mettere sul banco degli imputati Arek Milik. L’attaccante polacco ha bisogno ancora di un po’ di tempo prima di dimostrare il suo valore. Di sicuro i due infortuni gravi in altrettanti anni hanno frenato la crescita dell’attaccante pagato 35 milioni per sostituire Higuaìn qualche stagione fa. Ancelotti ha cercato in tutti i modi di metterlo a suo agio schierandolo dal primo minuto in varie occasioni. Come sabato scorso a Marassi contro il Genoa. Per 45 minuti ha cercato in tutti i modi di mettersi in mostra. Anche in virtù di un terreno molto pesante a causa della pioggia. Ha avuto una sola occasione per segnare e l’ha sbagliata. Va detto che il portiere dei liguri Radu è stato bravo nell’uscita ma sta di fatto che l’ex Ajax, con la porta davanti, non è riuscito a pareggiare. Per il resto del primo tempo la sua prestazione non è stato proprio il massimo. E neanche a farlo a posta Ancelotti lo ha lasciato negli spogliatoi dopo il riposo. Non si può parlare di bocciatura ma sicuramente Carletto si è fatto due conti e ha capito che adesso non è il momento di andare troppo per il sottile. Se un elemento non rende bisogna subito scegliere un altro che fa la differenza. Ecco, quindi, che è entrato Mertens e ha fatto delle ottime cose.

IL DILEMMA. A questo punto la domanda sorge spontanea: è stato giusto programmare questa stagione con un attaccante che per colpa di due infortuni avrebbe potuto avere delle difficoltà? Ad oggi no. Ogni big ha un puntero che dà delle garanzie. La Juve ha Ronaldo e anche Mandzukic. L’Inter punta su Icardi, il Milan su Higuaìn, la Roma su Dzeko. Addirittura sta meglio la Lazio con Immobile. La Fiorentina può utilizzare sia Chiesa che Simeone. Certo, si dirà che Ancelotti ha anche Mertens senza dimenticare Insigne. Ma mentre il belga aveva già dimostrato di essere un attaccante bravo in fase di realizzazione, Lorenzinho solo da quando gioca più vicino alla porta ha avuto una continuità di gol maggiore a quella degli anni passati. Il problema, se di problema trattasi, è Milik. È il polacco che proprio non riesce ad esprimere come potrebbe. Certo, la partenza ad handicap è dovuta al fatto che per due anni ha dovuto solo lavorare per recuperare dagli infortuni. Ma questa stagione, se si vuole raggiungere qualche obiettivo importante, non ammette attese. Ecco, quindi, che pensando all’estate si poteva fare qualcosa in più per quanto riguarda l’attaccante di punta. Magari andava convinto Inglese a rimanere in modo tale da avere una alternativa valida per quanto riguarda la fisicità. Comunque, Milik al momento non si tocca. Resta nei programmi di Ancelotti e a gennaio non verrà preso nessuno. Soprattutto se il Napoli passa il turno di Champions e si resta attaccati alla Juventus. D’altronde o si punta direttamente su Cacani o meglio non muoversi per poi fare eventualmente un investimento nella prossima estate con un bomber di razza capace di stare al passo delle qualità di Carletto. Sì perché adesso la differenza la sta facendo soprattutto lui. Che, però, può usufruire di un Mertens tornato in forma dopo le fatiche mondiali. Meno male che il belga c’è.

Fonte : Caiazza - Il Roma
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