Il Roma - Parma tenace e orgoglioso, avversario poco arrendevole: il tran-tran non serve, ci vuole aggressività

10.05.2015
13:30
Redazione

Settimana di turn-over e impegni decisivi per non mollare in campionato e proseguire in Europa League. Tre partite per segnare la stagione. A cavallo della sfida in Ucraina col Dnipro, giovedì, per riprendersi quello che gli sventurati arbitri norvegesi hanno tolto al San Paolo, ecco per il Napoli due gare da matare in campionato, due partite da prendersi sei punti per la caccia continua a Lazio (terzo posto) e Roma (secondo).

Si comincia sul campo del Parma e poi il Cesena lunedì 18 al San Paolo. Due squadre in zona rossa, ma che non hanno ancora abbassate le vele. Già condannati quelli del Parma, ancora in corsa i romagnoli. Il Parma, afflitto da problemi superiori, sembra avere esaurito la spinta di aprile (8 punti in quattro partite battendo la Juventus). Alla deriva nelle ultime due giornate, 0-4 sul campo della Lazio, identico risultato a Cagliari. Ma gioca nel suo stadio, davanti al suo pubblico, e vorrà dare ancora una prova di attaccamento a una maglia gloriosa sfregiata dalle vicende societarie. Benitez sarà costretto a far ruotare l’intera “rosa” per reggere tre impegni in nove giorni, il pensiero fisso a Kiev dove il Napoli dovrà sbarazzarsi del Dnipro. La rotazione comincia a Parma, impegno comunque da non sottovalutare. E’ possibile un turno di riposo per Higuain e Hamsik, preservandoli per la trasferta in Ucraina. Altri ritocchi fra centrocampo e difesa. Qualunque squadra andrà in campo al “Tardini” l’obiettivo è uno solo, la vittoria.

Il Parma sta perdendo pezzi per strada, i giocatori abbandonano la barca che affonda. L’ultimo a rescindere il contratto è stato Belfodil. Ma rimane un gruppo di lottatori generosi che gioca ancora con tenacia e orgoglio. Il Parma si schiererà ben protetto (3-5-2), con un centrocampo folto, perché dovrà reggere l’urto di un Napoli di qualità superiore e in corsa per le posizioni-Champions. Il Napoli con ritocchi in tutti i settori sa che l’avversario sarà poco arrendevole pur già condannato a retrocedere. La partita dovrà sudarsela, i punti dovrà guadagnarseli con un impegno attento e determinato. Gargano sarà il guardiano di centrocampo liberando Jorginho dalle coperture per innestare l’attacco, ennesima prova d’appello per il ragazzo italo-brasiliano che non riesce a uscire dall’ombra della sua prima stagione napoletana. A riposo Maggio e Britos. Sul fronte offensivo, una chance per Zapata, goleador puntuale nelle sue apparizioni, sei reti in campionato (due volte decisivo), due in Europa, primo marcatore nella partita d’andata col Parma (2-0, poi rigore di Mertens). Pare sia il turno pieno di Gabbiadini, seconda punta dietro Zapata. E più Insigne che Mertens.

Ma, attenzione, con tanti squilli offensivi, dovranno esserci presenze nutrite a centrocampo dove il Parma cercherà di imbrigliare il Napoli conquistando una superiorità numerica di corridori e guerrieri con gli irriducibili Gobbi e Nocerino. Gli esterni azzurri di difesa e di attacco dovranno dare una mano. Il Napoli dovrà essere corto e compatto puntando al successo pieno che, in trasferta, è mancato cinque volte nelle ultime sei gare fuori casa. E’ una partita da vincere e si raccomanda al Napoli di non comprometterla con distrazioni e piccolo trotto. Il tran-tran, col caldo incombente, non serve e metterebbe a suo agio il Parma. Bisogna essere aggressivi e convinti dal primo minuto. Il Napoli non può tradire, vicino ormai ai traguardi di stagione.

Fonte : di Mimmo Carratelli per 'Il Roma'
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