Il Roma - Per Meret ci vorrà ancora un poì di tempo: difficilmente sarà convocato per Udine

Non ha mai avuto il desiderio di fare altro, perché diventare un portiere per Alex Meret è sempre stata una sorta di vocazione. Fin da piccolo era convinto che sarebbe diventato un calciatore. Anzi, un portiere. Sono due cose diverse secondo lui: se sei avanti giochi in dieci, se sei tra i pali tocca cavartela da solo. Forse è questo che l'ha spinto a non arrendersi mai, ad avere sempre l'energia positiva giusta per affrontare un mestiere delicato. E anche un infortunio, l'ennesimo della sua carriera, dopo l'instabilità alla parete inguinale, un problema alla spalla e quest'ultimo: terzo medio dell'ulna fratturato al secondo giorno di sogno, quello realizzato con il passaggio al suo primo top club italiano, il Napoli. Anche questo, però, adesso è alle spalle. Finalmente.

PRONTO. "Alex Meret è stato sottoposto ad una visita di controllo con tac dal chirurgo che lo ha operato, il quale ha dichiarato che il giocatore è guarito e può riprendere completamente la sua attività agonistica". Con questi pochi caratteri il Napoli, giovedì scorso, ha annunciato l'addio all'infermeria del portiere classe '97, a tutti gli effetti arruolabile per Ancelotti. E a volte il destino sa ricamare in maniera squisita le sue storie. Alex, enfant prodige, massimo prospetto del ruolo in Italia, indosserà per la prima volta la maglia azzurra (si è infortunato ancor prima di poter disputare anche una sola amichevole) proprio nella sua Udine.