Il Roma - "Possibile che non c'è rimedio per battere l'Atalanta?". Sarri ha messo da parte il suo integralismo

23.01.2018
15:50
Redazione

L’integralismo sarriano è ormai roba vecchia. Da lasciare in cantina. Il tecnico del Napoli veniva sempre accusato di non cambiare strategia

L’integralismo sarriano è ormai roba vecchia. Da lasciare in cantina. Il tecnico del Napoli veniva sempre accusato di non cambiare strategia in base agli avversari. Nello scorso campionato tante sfide sono state perse o pareggiate proprio perché dall’altra parte aspettavano gli azzurri e provavano a sfruttare il loro punto debole. Quest’anno non è così. La scena è diversa. Si punta allo scudetto anche se non si vuole ammettere e per forza di cose non si possono concedere vantaggi e nè gettare punti dalla finestra. Ci ha passato tutta la settimana di vacanza a studiare l’Atalanta il sor Maurizio. Guardando le partite della Dea pensava a voce alta: «Possibile che non c’è rimedio per batterla?». Quando poi i suoi sono tornati dai sette giorni di riposo ha pensato opportuno di provare qualcosa di diverso. Basta avere il possesso palla sterile e provare a sfondare il muro bergamasco. D’altronde in Coppa Italia ci si era fatti male da soli. Allora meglio aspettarli, fargli fare la partita e cercare gli spazi in contropiede. Cosa che è successa nella ripresa quando Callejon ha trovato libero sul filo del fuorigioco Mertens. A quel punto tutti dietro la linea della palla per difendere un risultato prezioso. La difesa ha fatto bene la sua parte confermandosi la migliore della serie A. Sull’unico tiro in porta dell’Atalanta ad opera di Cristante ci ha pensato Reina ad evitare il gol. Per il resto nella ripresa c’è stato un dominio costante della sfida e ci sarebbero potuti essere altri gol. Tra cui quello di Hamsik annullato ingiustamente dal Var.

L'AMMISSIONE -  È stato lo stesso Sarri ad evidenziare come abbia deciso di cambiare tecnica per poter battere l’Atalanta. Ormai era stufo anche lui di vedere quel sorrisetto sulle labbra di Gasperini convinto di essere diventato il più forte di tutti. Se fosse stato così di sicuro non sarebbe stato molto indietro in classifica. Bastava studiare benissimo l’avversario e colpirlo al momento opportuno. La reazione di Sarri al triplice fischio finale fa capire quanto ci tenesse a sfatare quest’altro tabù. Resta il rammarico per essersi fatto buttare fuori dalla Coppa Italia. Ma in quell’occasione non c’era il Napoli tipo e soprattutto l’Atalanta aveva sfruttato due scivolate in area da parte dei difensori azzurri. Contava, però, vincere in campionato. Ed è successo come all’andata. Dopo un primo tempo equilibrato c’è stato il colpo di grazia nella ripresa. Sarri si è detto molto soddisfatto della prova dei suoi ragazzi e sicuramente adesso, cercherà sempre di adattarsi a chi ha di fronte senza attaccare a testa bassa. In questo modo si sarebbe potuta evitare anche la sconfitta con la Juventus. Ma è acqua passata, ora conta vincerle tutte.

Fonte : di Salvatore Caiazza per Il Roma
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