Il Roma - Quando segna il 'caballero triste' si vince: è Callejon il vero erede di Cavani

21.10.2014
16:50
Redazione

Non è solo per la maglia. Quella numero “7” che quando fu presa un anno fa fece scalpore. José Maria Callejon è un mare in tempesta, un concentrato di classe ed energia. Quando arrivò in azzurro qualcuna aveva anche dubbi sul suo vero potenziale offensivo. Invece, partita dopo partita il “caballero triste” sta dimostrando di essere un attaccante vero. anzi, un super attaccante. Gol bellissimi ma soprattutto importanti. Pesanti per per come incidono sui risultati, ma in realtà leggeri nella loro fattura. Sembra quasi volare l’ex Real Madrid quando calcia. Agilità e potenza: un mix che spinge in avanti la squadra di Benitez in un avvio di stagione che non è facile. E Callejon segna un po’ per tutti. Fa gol più di sé stesso un anno fa (era fermo a quattro dopo sette giornate), ma in più fa anche i gol che Hamsik e Higuaìn segnarono un anno fa e che in questa stagione ancora non si sono visti. E infatti di gol ne ha già segnati sei: è capocanonniere con Tevez e Honda: nelle prime sei giornate ha fatto gol praticamente sempre, tranne che con Chievo e Udinese, e all’Inter ha rifilato una doppietta. E non sono soltanto i numeri personali a costruire il grande attaccante Callejon, ma anche il peso specifico delle sue reti. Quando segna lui vale una legge di ferro: il Napoli o vince o pareggia. Con lo spagnolo in rete mai gli azzurri hanno perso. E il numero di vittorie arrivate grazie al suo contributo è impressionante: 20 successi e solo 4 pareggi. Sempre col “caballero triste” a segno. Nella scorsa stagione 17 vittorie e due pareggi e 20 reti stagionali per lui. Quest’anno la media è rimasta intatta: tre vittorie con lui a segno (contro Genoa, Sassuolo e Torino) e due pareggi (contro Palermo e Inter). Lo scorso anno ci fu una sola doppietta, all’Atalanta, quest’anno è già arrivata: ancora contro una squadra nerazzurra, l’Inter. Sembrano già lontani gli echi delle polemiche e delle perplessità di questa estate. A Dimaro, durante il ritiro azzurro, Benitez lo allontanò dall’allenamento. Scarso impegno, a quanto pare. Decisione fece pensare a un malessere dello spagnolo. Solo voci senza riscontri, ma a una presunto malumore dell’ex Real Madrid si aggiunsero le tante voci di mercato. Le lusinghe del Chelsea, ma soprattutto l’offerta ben più concreta dell’Atletico Madrid. Si parla di 24 milioni offerti al Napoli e il secco rifiuto di De Laurentiis: situazione che avrebbe portato ad una delusione da parte di Callejon, che però sarebbe stato garantito con una super clausola da 30 milioni di euro e la promessa che in caso di offerte importanti la prossima estate sarà lasciato andare. Il patron azzurro già pregusta una enorme plusvalenza (Callejon è stato pagato “appena” 10 milioni di euro) e Benitez aspetta i suoi gol. I 20 gol in campionato (nella scorsa stagione si è fermato a 15 in Serie A) è un obiettivo che si può raggiungere. Aspettando Higuaìn è lui il vero bomber azzurro. E quella “7” di Cavani sembra essere finita in ottime mani. Sperando che ci resti a lungo.

Fonte : di Giovanni Scotto per "Il Roma"
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