Rog, Diawara e Zielinski: altro che sprovveduti! Il Roma: "C'è una richiesta implicita del Napoli a Sarri"

24.08.2016
17:50
Redazione

S’arricchisce di gioventù la zona nevralgica del campo, quella che – a detta degli esperti, quindi di tutti – è l’ombelico del mondo di ogni squadra, l’incrocio dove il destino si ferma ad osservare le (varie) possibilità e poi decide in base all’istinto. Insomma è un bel mix di roba, il centrocampo: c’è chi ragiona, chi cuce, chi ricama, chi corre, chi (rin)corre, chi riflette.

TRIDENTE. Quello del Napoli ha aperto le porte ad un bel tris di nomi che definirli scommesse è assai coerente col reale biglietto da visita d’ognuno. Il primo, Piotr Zielinski, è già bello che arrivato. La telenovela infinita ha avuto il suo lieto fine ed il ragazzo polacco, classe ’94, pupillo di Sarri che lo ha allenato ad Empoli, ha già debuttato a Pescara al posto di Hamsik, confermando di essere suo ottimo alter ego, oltre che possibile compagno d’avventure contemporaneamente, uno di fianco all’altro. Presto toccherà anche ad Amadou Diawara vestirsi d’azzurro e leggere, sui social, il suo nome accanto al volto sorridente del patron del Napoli. Prima del tweet, però, occorrerà completare la routine delle visite mediche: dopo quelle effettuate lunedì a Castel Volturno, il giovane centrocampista, anni 19, sarà visionato anche dal professor Mariani a Villa Stuart, a Roma, tappa ultima prima della firma sul contratto in sede alla FilmAuro, quindi dei sorrisi e delle promesse di rito. Poi, ancora, sarà la volta di Marko Rog, uno che oggi avrà la testa da una parte e domani dall’altra, con chissà quale abilità psicologica: questa sera, infatti, il centrocampista della Dinamo Zagabria sarà impegnato nel ritorno del preliminare di Champions League contro il Salisburgo, poi volerà a Napoli, per la nuova avventura che lo attende, per sposare il calcio italiano e ritrovare, a centinaia di chilometri di distanza, il suo ex compagno ed amico Pjaca, approdato alla Juventus nonostante la corte degli azzurri.

COLLOCAZIONE. Eccoli, dunque, i tre giovanissimi pronti ad affacciarsi dalle parti del San Paolo. Sprovveduti non si direbbe; eppure ognuno, nel suo piccolo, ha una storia da raccontare, pregi e difetti, limiti e margini di crescita. Non va sottovalutato, ad esempio, il comportamento di Diawara a Bologna (non s’è presentato in ritiro perché voleva essere ceduto) o le resistenze iniziali di Zielinski, che al Napoli preferiva il Liverpool salvo poi accorgersi – per sua fortuna non in ritardo – che quello di Klopp era interesse relativo e non concreto. Toccherà ora a Sarri collocarli in campo favorendone la crescita, soddisfacendo la richiesta (implicita) della società di valorizzarli nel più breve tempo possibile, arricchendo la squadra (e quindi il club) con talenti non più prospettici ma pronti subito, nell’immediato, da utilizzare indifferentemente in Serie A o in Champions, da alternare ai titolari senza indugi, rompendo il fantasma dei “titolarissimi” – Allan-Jorginho-Hamsik - che (ancora) aleggia dalle parti di Castel Volturno. Diawara sarà perfetta alternativa all'italo-brasiliano e a Valdifiori, regista atipico con doti fisiche ma anche tecniche, con buona visione di gioco e capacità di giocare a due tocchi, proprio come richiede Sarri; Zielinski, ambidestro, sarà utilizzato indifferentemente come interno destro o sinistro, al fianco di Hamsik oppure al suo posto, a seconda delle esigenze; Rog, trequartista ibrido, classe '95, potrebbe giocare ovunque: ha piedi da regista, inserimenti da mezzala ma anche rapidità da trequartista (o da esterno).

Fonte : Il Roma
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