Il Roma su Milik: "Sarri chiederà un sacrificio a Mertens, ma a Dries giocarle tutte non dispiaceva"

26.09.2017
10:50
Redazione

La notizia era nell’aria, purtroppo è arrivato come un verdetto implacabile. A quasi un anno esatto di distanza Arkadiusz Milik subisce di nuovo lo stesso identico infortunio. Ancora una volta crociato rotto, ma stavolta all’altro ginocchio. Un anno fa era il sinistro, ora è capitato al destro. Stesso problema, anche se stavolta Milik si è fatto male da solo. Complice il campo non in perfette condizioni a Ferrara, l’attaccante del Napoli ha piantato in modo innaturale il piede a terra, creando un movimento innaturale che gli ha seriamente lesionato il legamento. Legamento che gli è stato ricostruito e che gli consentirà di tornare a giocare con la stessa, triste, tempistica che in questi casi è inevitabile. Dai quattro ai sei mesi, a seconda di come evolverà il recupero e di quando il calciatore sarà effettivamente pronto.

Questo il comunicato del Napoli diramato al termine dell’intervento: «Il Professor Mariani ha completato a Villa Stuart l’intervento al ginocchio destro di Arek Milik. Non si è trattato di una lesione isolata ma complessa, e l’intervento è perfettamente riuscito. Il ginocchio è stato rinforzato e l’attaccante azzurro tornerà in tempi simili a quelli dello scorso infortunio».

Al termine dell’intervento, il prof. Mariani ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media: «L’operazione è andata bene perché l’intervento è riuscito senza nessuna problematica tecnica. Il ginocchio era stavolta più danneggiato pur essendosi fatto male da solo».

Gli fa eco Alfonso De Nicola, capo dell’area medica del Napoli: «I tempi di recupero? Grosso modo saranno gli stessi. Il primo mese dovremo andare più cauti, ma dovremo stare più attenti. Il tempo di recupero totale sarà verosimilmente lo stesso per infortuni di questo genere. Ci confronteremo con il prof. Mariani e non rischieremo nulla. E’ un calciatore giovane e va trattato al meglio evitando pericolose ricadute. Arek sta facendo la sua parte a Napoli, in queste situazioni si è visto crollare un po’ il mondo addosso».

Inoltre, il medico del Napoli ha specificato i tempi di recupero del giocatore: «Dobbiamo essere tutti molto vicini. Speriamo di riuscire a vederlo subito dopo Natale o immediatamente prima di Natale. Questo si può sapere con una presunta certezza tra un mese, un mese e mezzo. Ve lo dirò con un’approssimazione abbastanza reale tra un mese ». Chiaro che il dottore si riferisce alla guarigione medica e a quando il calciatore potrà tornare ad allenarsi. Ma da qui a vederlo abile e arruolabile dovranno passare almeno 60 giorni, più o meno». 

Cosa farà ora Sarri? Niente di particolare. Giocherà Mertens fin quando starà bene. Chiaramente al belga sarà chiesto un sacrificio. Un supplemento di lavoro. Ma a Dries giocarle tutte non dispiaceva. Se Sarri dovrà farlo rifiatare le soluzioni interne ci sono: Callejon può fare il falso nueve, tra l’altro come a Ferrara negli ultimi sei minuti (al suo posto Ounas o Giaccherini). E poi lo stesso algerino o Insigne potrebbero provare lì davanti.

Tutto questo fino a gennaio, quando dal Chievo sarà richiamato Inglese, acquistato a gennaio. Non esiste una clausola specifica ma le due società si metteranno d’accordo. E chiaramente bisognerà incrociare le dita. Proprio ciò che ha scritto Milik sui suoi social in serata: «Grazie per i vostri messaggi, significano molto per me. Ora sono concentrato per il mio ritorno. Incrociate le dita».

Fonte : Giovanni Scotto - Il Roma
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