Il Roma su Rog: "Si meritava l'esordio dopo attese e qualche chiacchiera di troppo"

03.12.2016
18:20
Redazione

Buona la terza. Non si è vinto contro Dinamo Kiev e Sassuolo, ma i tre punti arrivano nell’ultimo appuntamento consecutivo al San Paolo. È l’Inter a inchinarsi, davanti a un Napoli che ha finalmente fatto vedere di che pasta è fatto. Sarà stato “l’effetto Icardi”, il grande sogno di mercato di De Laurentiis, che ha dato la svegliata alla squadra di Sarri. Pur senza il centravanti “vero”, gli azzurri hanno giocato una partita delle loro. Grandissimo gioco, velocità, e una mole notevole di palle gol create. Non ha segnato Gabbiadini, che ha giocato tutta la partita al centro dell’attacco (Mertens squalificato) ma il Napoli ha creato tanto, e per una volta i tre gol non hanno fatto sentire l’assenza di Milik.

SARRI INCHIODA L’INTER con velocità e una fame che, a dirla tutta, non si vedeva da tempo. La formazione, Mertens a parte, quella tipo con Zielinski messo, però, al posto di Allan. È questa la mossa indovinata dell’allenatore, visto che il polacco gioca la miglior partita da quando è in azzurro e segna dopo tre minuti la sua prima rete con il Napoli. Azione spettacolare, tutta di prima, conclusa con un assist di testa di Callejon per il polacco. Napoli che sembra avere una marcia in più, con l’Inter da subito in bambola. Gli azzurri riescono a trovare il raddoppio subito, dopo appena tre minuti. È ancora l’ottimo Zielinski che serve Hamsik che controlla e silura di potenza Handanovic. I nerazzurri sono sconvolti, il Napoli mette subito le ali. La squadra partenopea sembra essere più attenta e pronta a ripartire. Il palleggio sterile visto col Sassuolo lascia spazio a una maggiore verticalizzazione. A dirla tutta, l’Inter è davvero poca cosa. Aveva ragione Paolo Cannavaro, quando lunedì sera negli spogliatoi del San Paolo disse: “Stann inguaiat”. In effetti è la stessa cosa che penserà Pioli, che si è visto dominare in lungo e in largo. Napoli attento e oculato, che controlla il match. Qualche rischio arriva, ma anche Reina è in vena, e gli azzurri riescono nell’impresa (perché tale è) di non subire gol. Non accadeva in campionato, dal 26 ottobre nella partita contro l’Empoli, sempre al San Paolo. È andata di lusso al Napoli, che ha creato tanto, ha ritrovato i gol e soprattutto la porta inviolata. Nel secondo tempo l’Inter prova a cambiare qualcosa, ma per Pioli non è giornata. Sarri si toglie tutte le soddisfazioni possibili: intanto Insigne trova il gol il quarto in tre partite. E finalmente arriva il tanto atteso debutto di Rog: finalmente l’allenatore decide che i tempi sono maturi e manda in campo il croato al posto di Hamsik: il San Paolo lo accoglie con una grande ovazione, degna dei campioni che hanno esordito in azzurro. Se la meritava Rog, che ha passato mesi difficili tra attese e qualche chiacchiera di troppo. Tre punti, tre gol e tutti a casa. Il modo migliore per andare a Lisbona con il carico massimo di ottimismo: basterà un punto per accedere agli ottavi, ma se il Napoli d’Europa sarà come quello di ieri, si può essere senza dubbio ottimisti.

Fonte : Giovanni Scotto - Il Roma
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