Il Roma - Tutti in silenzio. Ma fortunatamente continuano a parlare i gol

20.02.2017
12:50
Redazione

Et voilà. Il Napoli ci mette veramente poco a cancellare la notte del Bernabeu di mercoledì scorso contro il Real. Si rialza subito la squadra azzurra in casa del Chievo con un tris di gol che le permette di continuare ad inseguire un’altra ottima posizione in classifica per la prossima massima competizione Uefa. Sì perché è inutile oggi pensare di poter raggiungere la Juventus. Meglio guardare a ciò che sta più vicino, poi magari più avanti si vedrà. Non era facile, comunque, passare dalla magia di Madrid alla dura realtà di Verona. Qualcuno avrebbe potuto lasciare la testa nello splendido stadio delle merengues ed, invece, tutti si sono concentrati al massimo per riprendere in campionato da dove si era lasciato. Praticamente dalla vittoria con il Genoa al San Paolo che aveva mostrato un gruppo molto maturo. Che ieri pomeriggio ha evidenziato anche tanta compattezza viste le polemiche del presidente De Laurentiis nei confronti dell’allenatore dopo la sconfitta con i galattici in Europa. «Siamo sempre gli stessi»; hanno voluto dire a voce alta Hamsik e compagni. L’hanno urlato con il calcio giocato e i gol poiché don Aurelio ha ordinato il silenzio stampa prima di andarsene a Los Angeles per lavoro. A proposito, il patron è stato preso di mira dai tanti tifosi partenopei accorsi al Bentegodi. Che gli hanno prima mostrato uno striscione accusandolo di essere un buffone e poi l’hanno apostrofato con cori molto duri. Molto probabilmente il produttore cinematografico avrebbe fatto meglio a contare fino a dieci prima di scagliarsi contro il sor Maurizio. Ma può anche darsi che lo abbia fatto a posta per spostare l’attenzione dalla squadra in vista del match contro il Chievo. Se veramente è stato così allora va capito, in caso contrario condannato. Ma ormai sappiamo bene il carattere di De Laurentiis e quindi è meglio concentrarsi solo sul calcio giocato. Ha mostrato pazienza, forza e qualità il Napoli contro il Chievo. Nel finale si è rischiato qualcosa ma solo perché sullo 0- 3 si è cercato di gestire il risultato anche in virtù di uno spreco di energie fatto in Champions contro i campioni d’Europa. Ha voluto provare a non spingere il team partenopeo dando così un po’ di fiducia ai clivensi. Che, però, avevano subito anche il quarto gol solo che il guardalinee ha annullato per una posizione sospetta in fuorigioco di Giaccherini. Che, però, era in linea con i difensori. Sarri, comunque, ha avuto le giuste risposte da quei calciatori che ultimamente non stavano giocando. Anche Pavoletti, partito dal primo minuto in serie A, ha mostrato un miglioramento. Non è ancora dentro il gioco di Sarri ma allenandosi e giocando di più potrà tranquillamente portarsi ai livelli degli altri attaccanti. Un plauso particolare va fatto a Milik che al suo rientro ufficiale in campionato dopo l’infortunio ma mostrato una sicurezza incredibile senza mai pensare al ginocchio operato. La standing ovation la merita Insigne. Dopo la magia del Bernabeu si è ripetuto con un gol dei suoi anche al Bentegodi. È stato il Magnifico a sbloccare il risultato. Al di là dell’ennesima rete in trasferta, ha giocato molto bene togliendosi lo sfizio di diventare anche assist-man. Ogni giorno che passa diventa sempre più leader di questo Napoli. E naturalmente c’è chi gli mette gli occhi addosso. Ultimamente si è fatto avanti il Paris Saint Germain. Per evitare di perderlo sarebbe il caso di trovare un punto di incontro sul rinnovo. Così ci togliamo un altro pensiero dalla testa. A proposito di testa. Meglio concentrarsi sulla sfida con l’Atalanta prima di entrare in un ciclo terribile di gare che potrà dire a cosa potrà aspirare il Napoli

Fonte : Caiazza - Il Roma
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