In Eccellenza ricordano Sarri: "Impatto spiazzante: si presentò con un faldone di appunti sui giocatori di tutte le categorie..."
L'edizione odierna del quotidiano 'La Repubblica' ha scavato nel passato di Maurizio Sarri, provando a scoprire cosa pensano oggi i presidenti che lo hanno esonerato nel corso della sua carriera. Nel gennaio del 1999, il Valdema, Eccellenza toscana, licenzia dopo 17 partite il suo allenatore visionario, bancario di giorno a Firenze e tecnico la sera al campo di Ponte a Niccheri, ingaggiato per un milione di lire al mese di rimborso spese. Il presidente Riccardo Castrucci, commercialista, è ormai fuori dal calcio: "Io e Sarri siamo coetanei, l’avevo avuto all’Antella, è una persona seria, innamorata del lavoro. Gli amici ancora mi prendono in giro ricordandomi che sono stato il primo a esonerarlo, ma la decisione la prese a maggioranza un direttivo di dieci persone. E dopo l’esonero noi siamo risaliti, lui è rimasto a lungo fra i dilettanti...".
"Maurizio era un innovatore – racconta il dg dell’epoca, Massimo Colucci - eravamo certi che avrebbe fatto carriera. Non direi che non l’abbiamo capito, solo che era troppo avanti, a noi serviva uno più realista».
Il capitano Gianni Morrocchi, avvocato: «L’impatto fu spiazzante, Sarri si presentò con un faldone di appunti sui giocatori di tutte le categorie: e parliamo di dilettanti. La squadra era con lui, parte dei tifosi no: quelli del Grassina lo vedevano ancora come il tecnico dell’Antella».