Incubi Sassuolo e Pescara: stavolta Sarri vuole una partenza da prima della classe

19.08.2017
11:50
Redazione

Da De Guzman a Mertens: è un intreccio di storie e di precedenti l’esordio del Napoli lontano dal San Paolo. Nelle ultime tre stagioni sono arrivati tutti i risultati possibili (vittoria, sconfitta, pareggio) ma sono situazioni differenti ed erano diverse le situazioni, e i momenti. Nella stagione 2013/14, la seconda e ultima con Benitez in panchina, il Napoli affrontò il Genoa al Ferraris di Marassi e vinse 2 a 1 al 94’ grazie all’olandese De Guzman (il primo gol fu di Callejon), che realizzò a pochi passi, a porta sguarnita, ed esulto covintò di poter diventare, in quella stagione, idolo dei tifosi e della squadra. Non andò esattamente così. L’olandese fu uno degli acquisti “di grido” di una campagna acquisti in cui arrivarono anche Michu e Koulibaly, oltre a David Lopez. Non erano loro le priorità di Benitez ed infatti quella fu l’ultima stagione dello spagnolo, che decise di rifiutare la proposta di rinnovo di De Laurentiis per divergenze strategiche, non solo legate al mercato. E il Napoli vinse all’esordio dopo aver perso i preliminari Champions contro l’Athletic Bilbao. Due anni fa, stagione 2015/16, il Napoli di Sarri perse 2 a 1 al Mapei Stadium contro il Sassuolo. Partirono benissimo gli azzurri, in vantaggio con Hamsik. In pochi minuti, però, la formazione di casa ribaltò il risultato sfruttando disattenzioni difensive e lapsus di un reparto che si trovava nel bel mezzo della rivoluzione, da una filosofia di gioco all’altra. Per molti quella sconfitta fu un campanello d’allarme, invece il Napoli - che si schierava ancora col 4-3-1-2 e non col 4-3-3 - aveva semplicemente bisogno di nuove sfide per compattarsi e conoscersi meglio. Deludente anche l’ultimo esordio in campionato lontano dal San Paolo. Lo ricordano tutti, e bene, il 2 a 2 dell’Adriatico contro il Pescara. Lo ricordano per la doppietta di Mertens, lo sguardo a Sarri dopo il primo gol ed anche per il rigore poi revocato nel finale. Giacomelli, arbitro principale, indicò il dischetto. L’addizionale Rocchi intervenne e decise di annullare la precedente decisione corretta. Per il Napoli furono i primi due punti persi in una stagione da record che, però, poteva concludersi con la conquista di oltre 86 punti. Questa sera, per il quarto anno consecutivo, il Napoli - nel bel mezzo del preliminare Champions, tra l’andata vinta e il ritorno che si disputerà martedì prossimo - ripartirà lontano dal San Paolo (l’ultima volta quattro anni fa, 3 a 0 al Bologna) e per il secondo anno consecutivo affronterà una neopromossa come il Verona di Pecchia. Curiosità: c’era anche lui tre anni fa col Genoa, era il vice di Benitez. Ora affronterà il Napoli da doppio ex: una parentesi da calciatore ed una sulla panchina. Sono le storie della vita ed è il calcio ad unirle tutte.

Fonte : Il Roma
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