Repubblica - Il San Paolo blinderà la Champions

30.04.2016
10:30
Redazione

Scrive così l'edizione odierna di 'Repubblica' sul secondo posto da blindare e le prossime sfide che vedranno un San Paolo 'bunker': "È un’alleanza blindata dai numeri, che autorizzano il Napoli ad avvicinarsi con maggiore serenità alla volata per il secondo posto: in cui la squadra di Sarri potrà contare anche sulla spinta dei suoi tifosi, finora preziosissima. Due delle ultime tre partite previste dal calendario, lunedì notte (ore 21) contro l’Atalanta e il 15 maggio con il Frosinone, si giocheranno infatti al San Paolo, dove gli azzurri stanno marciando in campionato a punteggio quasi pieno (45 punti conquistati su 51) e a un passo da record: 14 vittorie e appena tre pareggi. Soltanto il Borussia Dortmund può vantare in Bundesliga lo stesso primato di imbattibilità interna e risultati quasi identici: invidiati da tutti gli altri top club dei cinque tornei più prestigiosi d’Europa. In casa sono scivolate perlomeno una volta perfino le corazzate più temute del continente: Barcellona, Real e Atletico Madrid, Bayern di Monaco, Psg. In Italia è capitato lo stesso alla Juventus e in Premier al Leicester di Ranieri e dei miracoli: straordinario per tutta la stagione, ma incapace di sfruttare con la stessa solidità il fattore campo. Sono caduti i fortini più affascinanti d’Europa: dal Santiago Bernabeu al Nou Camp, dall’Allianz Arena al Parco dei Principi. Dal bunker del San Paolo, invece, gli avversari del Napoli sono usciti in campionato soltanto con le briciole, aggrappandosi anche alla fortuna. Ne ebbe parecchia nella seconda giornata la Sampdoria, capace di risalire dal 2-0 al 2-2 finale in un pazzo secondo tempo. La Roma si affidò al contrario alla difesa a oltranza per strappare uno 0-0 un po’ casuale e abbastanza immeritato. Il Milan deve infine benedire il palo interno colpito da Mertens, che negò agli azzurri il gol della vittoria e tenne in piedi un bugiardo 1-1, dopo i gol segnati da Insigne e Bonaventura. Ma le mezze delusioni per i tifosi di Fuorigrotta si fermano qui: ampiamente spazzate via dai 14 successi messi insieme dalla squadra di Sarri nelle restanti gare: tutte concluse con il segno “1” e a senso unico. Anche la Juve si è dovuta inchinare alla legge del San Paolo, su cui il Napoli fa molto affidamento per chiudere in bellezza il suo campionato. Con due partite su tre da giocare a Fuorigrotta, infatti, gli azzurri possono prepararsi con più ottimismo al rush finale, sapendo di poter contare sulla spinta molto preziosa dei tifosi. Contro l’Atalanta, lunedì sera, potrebbero essere in 40 mila. E ancora di più nell’ultima giornata contro il Frosinone, se si tratterà di una sfida decisiva. Ma Sarri ha ordinato ai suoi giocatori di concentrarsi su una gara alla volta, senza fare calcoli. Il clima a Castel Volturno è disteso e dalla seduta di allenamento di ieri pomeriggio è arrivato un segnale abbastanza chiaro: con il via libera quasi scontato per il ritorno dei titolarissimi. Insigne è infatti passato in vantaggio su Mertens, dopo le panchine contro Bologna e Roma. E le altre dieci maglie sembrano già assegnate, per una partita a alto coefficiente di difficoltà dal punto di vista soprattutto psicologico, non certo adatta per il turn over o osare esperimenti. Il Napoli si gioca tutto il campionato negli ultimi 270’: compresa la trasferta dell’8 maggio sul campo del Torino di Ventura. Il grosso del lavoro, però, la squadra di Sarri dovrà farlo al San Paolo, approfittando delle gare con Atalanta e Frosinone anche per rafforzare il suo record stagionale in casa. Poi lo stadio passerà virtualmente nelle mani del sindaco de Magistris, che ieri ha confermato l’imminente inizio dei lavori di ristrutturazione. «In estate realizzeremo le opere più urgenti: spogliatoi, servizi e sediolini, il cui colore potrebbe essere scelto dai tifosi con un sondaggio». Una formalità, visto pure il magic moment: a Fuorigrotta non è mai andato così di moda l’azzurro".

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