Italia, Mancini verso la riconferma in blocco della formazione: due dubbi e una certezza "non ci cambia niente"
Roberto Mancini chiede, ormai da maggio pazienza, ma mai come qui ha fretta di giocarsi la sfida di ritorno contro la Polonia. Gli sorridono gli occhi solo a parlarne.
Roberto Mancini chiede, ormai da maggio pazienza, ma mai come qui ha fretta di giocarsi la sfida di ritorno contro la Polonia. Gli sorridono gli occhi solo a parlarne. Gli piace il clima di Chorzow, sole e 22 gradi, lo stadio Slaski pronto a riempirsi con 55mila spettatori e soprattutto la sua Italia. Figuriamoci se, pure con la Nazionale a rischio retrocessione in Lega B, il ct si senta già in bilico al settimo match della sua gestione. Il ct va all'attacco. «Non è che smettiamo di giocare. Io, tra l'altro, sono convinto che andrà bene. Mi ripeto: può accadere a noi, come alla Germania, all'Inghilterra e alla Croazia. Ad altre grandi. Questa è la Nations League, creata per dare più valore al ranking. Non siamo sotto zero, però. Io ho accettato l'incarico sapendo di dover ricostruire l'Italia e fare bella figura in Nations. Sappiamo che ci vuole tempo e non è semplice. Ma è presto per i bilanci, sono poche sei partite. Ora dobbiamo trovare i giocatori per fare cose ottime in futuro. Sono passati 5 mesi dal 14 maggio, ma è come se lavorassi da 2. In mezzo 3 mesi di vacanza. Il Portogallo è la migliore del nostro gruppo, è campione d'Europa e la nazionale più attrezzata. Giovedì hanno meritato di vincere qui. Ma la Polonia ha un'ottima squadra, con giocatori di talento. Non sarà semplice, ma possiamo giocarcela. E sarà bello, in questo stadio». Probabile, dunque, la conferma in blocco della formazione di Marassi, anche se Emerson e Pellegrini si augurano di entrare per Biraghi e Barella. Promosso Verratti. Lo riporta Il Mattino.