Tuttosport - Le scelte di Conte non lasciano dubbi: Juventus-Napoli, la sfida continua in Nazionale

02.06.2016
12:30
Redazione

Conte finisce nell'occhio del ciclone per via delle scelte che riguardano i 23 da portare all'Europeo. Così, l'edizione odierna di 'Tuttosport' le analizza in dettaglio e prova a dare una spiegazione plausibile. Ecco quanto rioportato dal quotidiano: "E' evidente da tempo come Jorginho non rientri tra le convinzioni prioritarie di Antonio Conte rispetto ad altri giocatori che ricoprono quel ruolo davanti alla difesa. Basterebbe ricordare che provò persino Valdifiori (toh, uno del Napoli...) nell’amichevole contro l’Inghilterra del 30 marzo scorso preferendolo già all’ex veronese. Che, lo ricordiamo, nelle preferenze del ct sta dopo una lista di nomi che inizia con Marchisio e passa da Verratti, Thiago Motta, De Rossi, Montolivo. L’esclusione di Jorginho, scusate, non è neppure una novità clamorosa visto che si sapeva da tempo (bastava ascoltare le argomentazioni del ct e vedere il suo lavoro) come l’italobrasiliano fosse stato chiamato solo per le incerte condizioni di Thiago Motta, come abbiamo scritto su il 25 maggio scorso e quindi in tempi non sospetti rispetto alle scelte già senza appello... Quanto poi mettere a confronto la convocazione di Sturaro con l’esclusione di Jorginho per avvalorare le tesi geopolitiche, siamo di fronte a un’evidente mistificazione mediatica, con la speranza che non discenda da approssimative conoscenze tecniche e tattiche. Perché è fin troppo evidente come i due facciano un altro mestiere e occupino un ruolo del tutto diverso in campo: interno di corsa il bianconero, regista basso senza gran filtro il napoletano. Insomma, sarebbe come se uno avesse bisogno di un idraulico e telefonasse all’elettricista. Conte - giuste o sbagliate che si possano rivelare le sue valutazioni alla prova dell’Europeo - gli elettricisti per accendere il gioco li ha già e ha chiamato un altro idraulico che possa aiutare a tappare eventuali falle. Tutto molto logico, sempre che si voglia ragionare freddamente e non con il filtro del tifo. Quello stesso che ha trovato sponda pure sulla scelta di assegnare la maglia numero 10 a Thiago Motta e non a Lorenzo Insigne. Già, perché anche la convocazione dell’attaccante napoletano ha rischiato di trasformarsi in una questione di stato perché Conte non aveva gradito un suo addio a un ritiro azzurro a causa di un malanno rivelatosi poi gestibile in tempi brevi. Si arrabbiò, il ct, e non lo nascose. Salvo, poi, non nascondere allo stesso modo di avere chiarito ogni questione col giocatore convocandolo con regolarità. Di più, nella prima conferenza stampa a Coverciano all’inizio dell’ultima fase del ritiro pre-Europeo, fu Conte ad assegnare a Insigne l’etichetta (per lui prestigiosa) di “nuovo Giovinco” esaltandone le doti. Perciò rassegnatevi: la partita di Conte non è più Juve-Napoli. E’ l’Italia contro l’Europa. E sarebbe carino, prima ancora che intelligente, se tutti sperassero che gli riesca di giocarla bene".

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