Tuttosport - Roma-Napoli, il match dei campioni: due realtà allo specchio

24.04.2016
10:00
Redazione

L'edizione odierna di 'TuttoSport' scrive così del match in porgramma lunedì, Roma-Napoli: "Sarà il match dei grandi campioni, che arrivano e sparigliano tentando e riuscendo nella grande giocata, quella che lascia a bocca aperta gli spettatori e fa sorridere uno e piangere l’altro. Questo Roma-Napoli ha in sé i germi della finale. E’ fatto di due rincorse lunghe e frustrate, di sogni coltivati e cullati che non hanno visto la luce dell’alba; ma anche di molte polemiche e di rabbia, di lacrime versate e di scoppi di gioia incontrollata. E’ l’incontro di due grandi incompiute, due belle storie e due mancate leggende. Di campioni nati, formati o sulla via del tramonto. Di allenatori in crescita e di grandi trainer che mancano il risultato. La storia di due finali di campionato vicini ma lontanissimi, e della speranza di una premessa di stagione, la prossima, che tanto dipende proprio da questa partita. 

Due realtà allo specchio, insomma. Sintetizzate ed esemplificate da due fuoriclasse simbolo, l’argentino in azzurro con l’urlo strozzato in gola dalla rabbia e dagli episodi e il più grande campione prodotto dal calcio italiano nell’ultimo ventennio riposto nell’armadio come fosse fuori moda, e invece in grado di cambiare il panorama con una zampata. Una caterva di gol da una parte, la gioia di una corsa verso una curva innamorata un giorno all’improvviso, il centravanti perfetto che corre il rischio di essere il meraviglioso alfiere di una scalata verso il nulla, e la storia di una squadra fatta persona che corre il rischio di finire senza una firma e senza un ultimo, glorioso anno con la stessa amata maglia addosso. La Roma era nata per vincere. Il suo campionato doveva essere quello giusto, al termine di un processo di crescita costruito attorno a un progetto tecnico che non aveva badato a spese, tutto su un numero e pallina a girare nella roulette. Doveva vincere, perché il tecnico francese pareva quello giusto, perché mica la Juventus può vincere sempre, quattro campionati consecutivi e adesso tocca a noi". 


 

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