Jorginho, l'ex allenatore: "Manchester City? Per me è una grossa perdita, mi viene in mente un possibile sostituto"

25.06.2018
15:30
Redazione

Gian Marco Remondina, uno dei primi allenatori di Jorginho all'Hellas Verona, ha rilasciato un'intervista a Il Roma. Jorginho al Manchester City,

Gian Marco Remondina, uno dei primi allenatori di Jorginho all'Hellas Verona, ha rilasciato un'intervista a Il Roma.

Jorginho al Manchester City, se l'aspettava?
«Per me è una grossa perdita, per il Napoli. Jorginho era decisivo nello scacchiere di Sarri, perfetto per il suo sistema di gioco. Di sicuro non mi stupisce questo trasferimento per il valore del ragazzo, che ho conosciuto da piccolissimo, al Verona, quando s’intuiva già il suo talento».

E ancora: si aspettava, ad un certo punto della sua carriera, che valesse cinquanta milioni di euro?
«I giocatori crescono, maturano, migliorano. Jorginho con Sarri è migliorato tantissimo. L’allenatore lo ha valorizzato al cento per cento dal punto di vista umano e tattico. Jorginho vedeva calcio ogni secondo già da ragazzino, lo intuiva prima di tutti gli altri. Con Sarri c’è stato il vero salto di qualità. Oggi Jorginho è fondamentale anche per la Nazionale, specialmente se Mancini continuerà col 4-3-3».

Quanto è gratificante sapere che, presto, Jorginho sarà allenato da un “top” della categoria come Guardiola?
«Tanto, anche perché Guardiola l’ho conosciuto e ricordo sempre un episodio: io allenavo gli allievi del Brescia e il maestro Mazzone, quando la prima squadra andava in ritiro la domenica per giocare, lasciava a noi gli infortunati o gli squalificati. Tra questi, oltre a Baggio, c’era anche Guardiola. Mi diceva sempre di soffrire il calcio italiano perché in Spagna non era abituato a correre così tanto ma era abituato a far correre la palla. Io, da allenatore alle prime armi, cercavo di accontentarlo: non lo facevo mai riscaldare senza pallone. Pensandoci, in panchina Guardiola è lo stesso e Jorginho, da questo punto di vista, è il giocatore ideale per la sua idea di calcio».

Come lo sostituirà, il Napoli?
«Non so, tutto dipende da come giocherà Ancelotti. A prescindere dal modulo, lui ha sempre avuto un pensatore a centrocampo, mi viene in mente Pirlo al Milan, quindi sicuramente arriverà un calciatore dalle caratteristiche simili».

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