
Juventus nei guai seri: plusvalenze e doping finanziario, ora ci sono nuove prove! | FOTO
Inchiesta Juventus, emergono nuove prove sull'accusa di doping finanziario e plusvalenze, ecco le carte dei pm
L'annuncio è ufficiale: il prossimo 20 gennaio alle ore 12:30 si terrà la seconda parte del processo sulle plusvalenze in Serie A, con la Corte federale d'Appello che sarà chiamata a giudicare la Juventus e altre squadre di Serie A dopo le nuove prove emerse circa alcuni trasferimenti sospetti. Inizialmente, infatti, i club erano stati tutti assolti, ma adesso nuovi elementi e prove hanno convinto il giudice ad affrettare i tempi per l'appello.
Plusvalenze, nuove prove contro la Juve
Come ha spiegato il procuratore FIGC Chiné, le prove contenute nell'inchiesta Prisma "avrebbero potuto e dovuto corroborare il quadro accusatorio", se solo la Magistratura ne fosse entrata a conoscenza prima. Ecco perché, adesso che nuovi documenti e possibili prove a carico della Juventus sono emerse e note ai giudici, la Procura ha deciso di riaprire il processo sulle plusvalenze.
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"Quali sono questi elementi?", si chiede La Repubblica oggi in edicola. Ebbene, nello specifico, si tratta di una raffica di intercettazioni e email. E le accuse dei pubblici ministeri che hanno svolto le indagini contribuiscono a peggiorare il quadro: tra le intercettazioni ce ne sarebbero alcune che proverebbero manovre di doping finanziario da parte del club bianconero.
Tra le nuove prove contestate, ci sono anche le intercettazioni di Paratici: "Non capisci un ca**o, tanto come facciamo da 4, facciamo da 10, non è un problema", ma anche quelle di Arrivabene quando parla di contratti che "droga anche le trattative di mercato".
La Juventus è convinta che il ricorso alla fine sarà rigettato, eppure l'edizione odierna del quotidiano La Repubblica dipinge un quadro ben più serio per ciò che riguarda i rischi corsi dalla Juve: "Rischia punti di penalizzazione la Juve e una multa fino a tre volte l’ammontare dei contratti".
