Koulibaly fa ritorno al centro della difesa. L'exploit è soprattutto merito del rapporto con Benitez

07.02.2015
02:20
Redazione

No, deve trattarsi di un errore, la distinta è sbagliata. Queste le prime reazioni quando è stata comunicata la formazione del Napoli. Quel Koulibaly terzino destro, suonava come un campanello d’allarme, come un pericolo pubblico. E’ stato costretto a fare di necessità virtù Benitez, privo di Maggio (bloccato dal mal di schiena) Henrique (acciaccato) e Mesto (non al meglio). E così la scelta è caduta sul difensore transalpino, dirottato sulla fascia, con Albiol e Britos centrali. Scelta coraggiosa e vincente. Il difensore ha stravinto il duello con Puscas, il giovane interista è stato schiacciato dall’esuberanza fisica dell’azzurro che ha stravinto il duello per larghi tratti. Una sola incertezza, nel corso del secondo tempo, quando lo scambio Icardi - Puscas, nato proprio sull’out destro, stava portando al gol degli ospiti. Poco male per un ragazzo che alla sua prima esperienza in Italia, ha immediatamente dimostrato di saperci fare e di poter migliorare ancora molto, sul piano della concentrazione e dell’attenzione. I margini di miglioramento sono evidenti, così come le qualità del calciatore che continua a sorprendere per la sua esplosività e per la sua capacità di adattamento in un campionato tanto complicato come quello italiano. Un approccio eccezionale, nato dalla fiducia di Benitez che lo ha subito lanciato nella mischia, nonostante la giovane età e la scarsa esperienza. E lui ha risposto alla grande, sfornando prestazioni convincenti. E poco importa se alle volte si lascia prendere dalla foga, si lascia andare a delle uscite “scriteriate”. Pregi e difetti di un difensore destinato a migliorare e a diventare la colonna portante del Napoli. Da centrale e non da terzino destro. Con l’Inter ha si giocato bene, dimostrando anche una duttilità tattica per certi versi imprevedibile. Ma è al centro della difesa che riesce a dare il meglio di se, a farsi valere. Partendo da li, ha saputo conquistarsi il suo spazio, oltre all’affetto dei tifosi che hanno impiegato davvero poco tempo, prima di eleggerlo a idolo. L’ultimo tributo con l’Inter: applausi a scena aperta e cori ad ogni intervento vincente. Un’altra giornata speciale, questa volta da terzino. Un’apparizione convincente, novanta minuti di solidità. Adesso, però, si ritorna al centro della difesa.

Fonte : di Dario Marotta per "Il Roma"
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