L'editoriale di Corbo: "Napoli in ripresa, manca Ghoulam: Ancelotti chieda un terzino a gennaio"

21.10.2019
11:40
Redazione

Di seguito vi proponiamo l'editoriale del giornalista Antonio Corbo sulle colonne dell'edizione odierna de La Repubblica.

Il Napoli ha recuperato in un sabato azzurro l’armonia e la vittoria, anche Milik nella più cinica versione del bomber dotato di coraggio e tempismo, poi l’atteso sorriso di Insigne descritto come puerile, malinconico e dispettoso dal suo presidente in una intervista bruciante, ogni parola una frustata. Passata l’euforia, è l’ora della riflessione: è un Napoli all’improvviso perfetto o ci sono dei temi urgenti da discutere? Nei prossimi 20 giorni, tra campionato e Champions, un’agenda fitta segna in rosso le date di 6 partite. A Salisburgo mercoledì, quindi Spal a Ferrara, l’Atalanta qui e la Roma all’Olimpico, di nuovo il Salisburgo, infine Genoa e un’altra sosta. In Austria Ancelotti arriva con nuove certezze. Sa che Meret insidia Donnarumma in Nazionale, nel Napoli respinge con la sequenza di una mitragliatrice. Che il discusso 4-4-2 ridisegnato nella ripresa funziona con Insigne a sinistra, che è stata opportuna la scelta di spostare a sinistra Di Lorenzo per sostenere su quella fascia proprio il capitano, che Milik dev’essere slegato dalla panchina perché dal gol alla Macedonia con la Polonia ha superato la sindrome della recidiva. Milik si lancia senza paura verso la porta. Questa è la base di un Napoli che può ridurre il turn over. La formazione sembra definirsi. Malcuit e Di Lorenzo esterni in difesa, Koulibaly e Manolas al centro sperando che siano più svegli, mediana con Allan in confusione ma affidabile con Callejon, Ruiz, Zielinski e Insigne, attacco con Milik e Mertens. Poche le ombre, eccole.

  • 1) L’intervista di De Laurentiis, accesa nei toni ma efficace, ha lasciato qualche dubbio su alcune dichiarazioni trascurate nell’ambiente. Il presidente, preoccupato e disilluso per quei giocatori interessati più ai contratti che al Napoli, ha annunciato che non tratterrà nessuno. Koulibaly, Ruiz che è nei piani di Barcellona e Real Madrid, altri. Solo l’ira del momento, caro presidente, fa comprendere l’annuncio di una svendita. Il tifoso deve preoccuparsi?
  • 2) Meret, il rivalutato Milik. Di Lorenzo scoperto anche dalla Nazionale, Fabian Ruiz, Zielinski sono con Koulibaly e il sorridente Insigne la struttura proiettata nel futuro. Lodevole l’ultima svendita, ma le squadre diventano grandi se non cedono i migliori, a patto che rimangano senza retropensieri. Ogni riferimento ad Allan non è casuale.
  • 3) Se Ancelotti ha provato a sinistra Hysaj e poi Di Lorenzo, un flop il primo bene il secondo, è evidente: Ghoulam non c’è . Chissà se Ancelotti abbia già chiesto un mancino in difesa per gennaio, se non l’ha fatto si sbrighi. I tifosi amano solo chi vince. Vedi Conte. Chi difende degli interessi societari è un pollo che finisce allo spiedo.
  • 4) La serie ravvicinata di partite determina allenamenti più blandi. Gli infortuni muscolari sono più frequenti. Il primato è della Roma. Ma Ancelotti deve chiedere al preparatore di più. Il Napoli giocava sotto ritmo nel primo tempo con l’agguerrito Verona. Opportuno un test. Se non suona l’allarme, Ancelotti si fidi più della sua esperienza che delle tecnologie. Perché il Napoli ha qualità e palleggio, ma sulle seconde palle è spesso in ritardo.
  • 5) Il Napoli piace anche ad Ibrahimovic. L’ultimo contratto con il Galaxy Los Angeles è di 11,4 milioni di euro. Poco probabile che l’indirizzo tecnico-economico del Napoli sia compatibile con questa cifra per un pur fantastico cannoniere che il 3 ottobre ha spento 38 candeline.
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