L'editoriale di Cucci su Il Roma: "Vincere sonnecchiando a Ferrara, ma adesso Hamsik può riposare"

24.09.2017
23:00
Redazione

Eddai, va bene così. Napoli e Juve insieme, appassionatamente, a dar senso a un campionato che ha lanciato segnali di dolorosa povertà, presto silenziati dalla due implacabili protagoniste, tanto nemiche quanto decise a tener lontano Roma, Inter e Milan. La Juve dei ricchi parcheggia Huguaìn, spara subito Dybala e il Torino dei poveri (ma cosa sa, Mihajlovic, della sua nobilissima squadra?) s’incazza ma non produce. Poi si becca anche Pjanic e Alex Sandro. Quest’anno va di moda il 3. O più. Il Napoli, invece, s’impone a Ferrara pure col 3 mma con l’ormai consueto approccio svagato (come dire: cosa facciamo qui?) poi demanda all’Insigne Artista, a Ghoulam, a Callejon la soluzione del problema Spal, senza drammatizzare lo svantaggio, il pareggio e neppur la vittoria, l’inedita Sesta di Sarri, l’ultimo Maestro. Col Napoli, amicimiei, ci vuole pazienza. Non è cosa da calcio, ma ci vuole pazienza. Tanto il risultato lo porta a casa senza fare una piega, amareggiato solo per il ginocchio di Milik. Al massimo dall’impaccio stagionale di Hamsik che Sarri manda in campi comunque, come se a una squadra che gioca alla grande fosse obbligatorio imporre un handicap. Io lo farei riposare, Hamsik, se il suo problema fosse fisico, ma il tecnico ne sa di più, forse cerca un recupero di testa e cuore, e allora va bene così. Mi metto nei panni del tifoso che vive la partita con sentimenti che non comprendono la pazienza, ma è proprio questa che può supportare un Napoli da scudetto. I tifosi ce l’hanno anche con le provinciali che a loro dire non giocano ma scarponano, si fanno inzufare da critici qualunquisti e inesperti che dicono il peggio della Spal; e invece - fidatevi - la Spal ambiziosa non s’è accontentata del pareggio, proprio come il Bologna, due turni fa, e ha pagato l’audacia. Non è il Benevento, la Spal, ha numeri per salvarsi. E così gli avversari che verranno sono avvertiti: col Napoli è improbabile incrociare le armi, possono al massimo cercare di disturbarlo approfittando di qualche distrazione. Come si dice, anche Omero talvolta sonnecchiava. Ma era pur sempre Omero.

Fonte : Cucci - Il Roma
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