L'editoriale di Feltri: "Ancelotti, avvio in sordina ma i accorgimenti portati con la vaselina hanno reso gli schemi di Sarri assai funzionali"

25.09.2018
10:50
Redazione

Scrive Vittorio Feltri nel suo editoriale per Tuttosport: "Carlo Ancelotti probabilmente è l’allenatore più esperto prodotto

Scrive Vittorio Feltri nel suo editoriale per Tuttosport: "Carlo Ancelotti probabilmente è l’allenatore più esperto prodotto dalla scuola italiana; ha avuto la possibilità di affermarsi sia in patria sia all’estero, riuscendo sempre con grande pacatezza a ottenere risultati strabilianti. Non è questa la sede idonea per tracciarne la biografia, molto nota, peraltro, agli sportivi di casa nostra. Ci limitiamo a valutare il suo rientro nel nostro campionato alla guida del Napoli. Egli ha cominciato in sordina, senza fare dichiarazioni roboanti, a far macinare gioco alla sua squadra: nessuna rivoluzione, nessuno stravolgimento di modulo, nessun cambiamento radicale della formazione. Eppure coi suoi accorgimenti portati con la vaselina, Carletto ha migliorato gli schemi di Sarri rendendoli assai funzionali. Oggi, per esemplificare, Insigne agisce con più disinvoltura in attacco ed ha rivelato una forte inclinazione a segnare gol e a creare in area situazioni pericolose. Anche Hamsik è passato dal ruolo di trequartista a quello di centrocampista ovvero di regista, e abbastanza velocemente si sta abituando ai nuovi compiti giovando alla manovra collettiva. I pregi di Ancelotti sono evidenti. Non alza la voce, infonde tranquillità ai suoi uomini ai quali non dà ordini perentori bensì pacati e convincenti consigli. È un signore della panchina che si fa rispettare, non temere, e ciò favorisce un clima di serenità nello spogliatoio e in campo che a lungo andare pesa sul rendimento e nella qualità del gioco. Egli non si altera per quanto accade durante la partita, nel bene o nel male, al massimo corregge gli errori dei singoli e della impostazione tattica. È un piacere vederlo impegnato a dirigere gli atleti evitando di innervosirli, semmai incitandoli ad avere fiducia in loro stessi. I problemi infatti è inutile aggredirli, conviene cercare di risolverli in gruppo. Infine alcune considerazioni di carattere cittadino. Napoli vive il calcio con una passionalità sfrenata. Dopo San Gennaro, nel cuore dei partenopei c’è il pallone cui è attribuita una valenza sacrale. Il trainer padano lo ha capito al volo (come lo aveva intuito il bresciano Bianchi regalando uno scudetto alla metropoli con la collaborazione decisiva di Maradona) e non si atteggia a guru, bensì a tecnico freddo che ha restituito allo sport il suo vero significato ludico. Che Ancelotti sia bravo e capace non lo si scopre adesso, lo dimostra la sua ricca carriera, però è giusto riconoscergli che persino sulle rive del Golfo, sempre in burrasca, è in grado di mantenere il proprio aplomb".

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