L'editoriale di Tardelli: "C'è un Sarri in tutti noi! Un toscano ruvido, amante delle battute che muovono alla pena"

16.03.2018
14:50
Redazione

Marco Tardelli, ex calciatore di Serie A e della Nazionale Italia, ha scritto il suo consueto editoriale sul quotidiano La Stampa attaccando la battuta di Sarri

Marco Tardelli, ex calciatore di Serie A e della Nazionale Italia, ha scritto il suo consueto editoriale sul quotidiano La Stampa attaccando la battuta di Sarri nei confronti di Titti Improta. Ecco quanto scritto: "Avrei voluto dedicare la mia rubrica di oggi agli avvenimenti positivi che in questa settimana sono accaduti nel calcio italiano. Avrei voluto raccontare dei nostri allenatori che con mosse importanti hanno dimostrato di essere i migliori in Europa. Eccoli. Allegri: con alcuni accorgimenti si è sbarazzato del Tottenham. Di Francesco: con la sua Roma riesce a superare il turno di Champions. Lo stesso Montella, tanto vituperato come allenatore del Milan, elogiato da tutti con il suo Siviglia è riuscito ad eliminare il Manchester United di Mourinho. Oppure, avrei potuto parlare anche della pazzia del presidente del Paok di Salonicco Ivan Savvidis, il quale per protesta dopo un gol annullato è entrato in campo con la pistola appesa alla cintura, compiendo un gesto clamoroso, inutilmente aggressivo, comunque contrario alla logica e all’etica dello sport. Cinque in condotta al greco. Non farò niente di tutto ciò. Parlerò invece di un episodio accaduto durante la consueta conferenza stampa del dopo Inter-Napoli. Un fatto che mi ha molto colpito. È per questo motivo che voglio scrivere a Titti Improta, giovane e valente giornalista sportiva di Canale 21. Cara Titti, sono dispiaciuto per quello che ti è accaduto con Sarri. Credo infatti che da giornalista tu abbia formulato la tua domanda in maniera educata e pertinente. Corretta ed efficace. So che sei figlia di Gianni, un ottimo calciatore contro il quale ho giocato, e che per il Napoli ha dato tutto se stesso. Il Napoli, un amore di famiglia. Sarri è un toscano rude, ruvido, amante delle battute, anche di quelle che non fanno ridere e anzi muovono alla pena. A volte Sarri spara parole senza rendersi conto di quanto possano essere devastanti in un mondo del calcio già avvelenato come il nostro. Credo, chiedendoti scusa, che non si sia rimarginata la ferita che ti ha inflitto, ma penso abbia capito la gravità del danno che si è auto procurato, per la sua immagine nazionale e internazionale. Certamente non ha scalfito la tua professionalità. Il problema non è Sarri ma è il Sarri che c’è in noi! Vediamo da sempre le donne come intruse nel nostro mondo che consideriamo del tutto maschile. Non è solo questo, infatti mi ha molto stupito anche l’atteggiamento dei tuoi colleghi che non sono insorti in tua difesa, come sarebbe stato naturale fare, che hanno riso alla infelice battuta dell’allenatore del Napoli e che non sono usciti dalla sala. Complici di una brutta gaffe. Avrei voluto sentire anche la voce del presidente dell’associazione allenatori: con mio grande dispiacere non è arrivata. Forse, in ritardo, si farà vivo. Lo spero per lui. Cara Titti, tu continua a testa alta per la tua strada e vincerai la tua partita. Per quel che mi riguarda, io sto con le donne, soprattutto con quelle che hanno coraggio e non prendono scorciatoie per piacere agli altri. Rispondi solo al tuo mestiere, così come tutti dovremmo fare. Con affetto, Marco".

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