L'editoriale di Tassi: "Rabbia e divertimento per la 'nuova' Italia: via alla formula Napoli per sorprendere Messi"

23.03.2018
17:00
Redazione

L'Italia affronta l'Argentina di Messi nella prima gara del suo nuvo corso seguendo lo stile Napoli

Scrive Giuseppe Tassi nel suo editoriale per QS: "Sampaoli rinuncia a cuor leggero a Icardi e Dybala, Di Biagio si prende gli improperi di Raiola perché lascia fuori Balotelli. La differenza di qualità fra Argentina e Italia è in questa cruda fotografia della vigilia. Da una parte c’e’ il ct argentino che mette sull’altare il suo dio, Messi, e gli costruisce intorno una squadra di fedelissimi: Icardi è troppo sopra le righe, Dybala è definito anarchico. ..E così lo scettro di Messilandia tocca a Higuain, che con i suoi gol chiude la bocca a tutti. Dall’altra parte Di Biagio, ct col cartellino di scadenza appiccicato addosso, prova a rilanciare un’idea di Italia dopo lo choch del mondiale fallito. Inevitabile che in campo ci siamo molti reduci dell’era Ventura con la voglia di riscatto. A cominciare dal sempiterno Buffon che continua a sfidare il tempo. Ma la parola d’ordine di Di Biagio è “giocate e divertitevi”: calcio aggressivo e ritmi sostenuti secondo scuola Sarri. Anche lo schema, un 4-3-3, con Jorginho e Verratti in regia, prova a ricalcare quello del Napoli. Sperando che l’azzurro porti bene. Candreva, Immobile e Insigne sono i vertici di un tridente d’attacco molto elastico, che punta a sorprendere la difesa argentina. Con Biglia , De Maria e il divino Messi, il centrocampo dei sudamericani sembra destinato a dominare la scena. Ma fin dalla mitica sfida del Sarria, del mondiale ‘82, il calcio diffida dei pronostici scontati. Se Gentile fermò Maradona , perchè questa nazionale non dovrebbe bloccare Messi alla sua prima apparizione contro l’Italia? Se lo spirito della banda azzurra sarà sintonizzato su una sana voglia di rivalsa , anche l’impossibile può diventare reale. La squadra che piego’ l’Argentina del grande Diego era più matura e cosapevole di quella di oggi ma a volte rabbia e ambizione possono fare miracoli".

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