La maledizione del rinnovo: Insigne come Zuniga, non ha avuto nemmeno il tempo di brindare
La maledizione del rinnovo, verrebbe da pensarla, ma questa è semplice scaramanzia allo stato puro: perché un anno fa, primo ottobre, è capitato anche a Zuniga di firmare il contratto (alla vigilia della gara dell’Emirates con l’Arsenal) e di doversi rassegnare al peggio subito dopo quella gara. Secondo l'edizione di oggi del Corriere dello Sport, intanto Zuniga è a Pisa, alla clinica «San Rossore», per essere visitato dal professor Castellacci e cercare una soluzione che non sia l’intervento. Mentre Insigne, che sigla ufficialmente l’accordo trovato in tempi non sospetti, si lega al Napoli fino al 2019 non ha manco il tempo d’un cin-cin, di un brindisi anche per la Nazionale e per quelle prestazioni che sottolineano la (ri)esplosione del talento: ma deve arrendersi, piangere a dirotto, soffrire e ascoltare il medico che lo rimanda ad oggi per capire cosa realmente voglia dire «forte distorsione, con sospetto interessamento del crociato e del menisco». Quale allegria...