La Repubblica - Mertens o Milik? Il dubbio è esistenziale! E' sprint verso la Juve

21.04.2018
12:15
Redazione

Mertens o Milik. Il dilemma è sostanziale. Perché accosta due modi diversi di interpretare il ruolo di centravanti. Il belga è

Mertens o Milik. Il dilemma è sostanziale. Perché accosta due modi diversi di interpretare il ruolo di centravanti. Il belga è veloce: si infila tra i difensori avversari ed è pericoloso con il repertorio di scatti continui e dribbling. Il polacco, invece, è l’attaccante centrale — anche se può agire anche da seconda punta in appoggio — per eccellenza. Ben piazzato fisicamente e forte di testa. Mertens o Milik, dunque. A Torino contro la Juventus uno solo indosserà la maglia da titolare. Perché l’abito tattico non si cambia. Sarri confermerà il 4-3-3 e terrà la variante offensiva ( il 4-2-3-1) soltanto in corso d’opera. Il ballottaggio è forse il tema più intrigante della vigilia e anima le discussioni — reali o social — dei tifosi. Il fronte degli appassionati non è compatto, come lo sarebbe stato qualche settimana fa. Il dibattito si è aperto già mercoledì sera dopo la vittoria con l’Udinese, griffata proprio da un gol di Milik, alla seconda rete da quando è rientrato dalla rottura del crociato. Prima il Chievo per avviare l’incredibile rimonta, poi appunto i friulani quando ha firmato il 3- 2 dopo la ( folle) rincorsa nei confronti della squadra di Oddo. Uno così si fa sentire e il Napoli lo ha riscoperto nell’ultimo mese e mezzo. Un rodaggio normale contro Roma, Inter e Genoa, poi ha cominciato a fare la differenza. Mertens, invece, è fermo addirittura dal 3 marzo. L’ultimo guizzo risale nel ko per 4- 2 coi giallorossi al San Paolo, caratterizzato da un tonfo inatteso e proprio dal ritorno in campo del compagno di reparto. Da allora il belga ha smesso di incidere. Prestazioni sottotono, sintomo di un calo evidente. Poteva sbloccarsi col Chievo, ma si è fatto neutralizzare il rigore da Sorrentino e non ha dato segnali di risveglio neanche a San Siro con il Milan. Contro l’Udinese è scivolato in panchina anche perché diffidato e ha offerto il suo contributo soltanto nel finale. Logico, dunque, rimandare la scelta definitiva a stamattina nel corso dell’ultima rifinitura. Il favorito, neanche a dirlo, è sempre Mertens, ma Milik lo tallona e spera di strappare in extremis la maglia da titolare. L’ipotesi più probabile, comunque, resta quella conservativa col tridente dei piccoletti che avrà il compito di mandare in tilt il sistema difensivo della Juventus. La formazione dovrebbe essere quella dei titolarissimi, anche se l’altra tentazione si chiama Zielinski che potrebbe sostituire sia Hamsik che Allan considerando l’ottimo momento di forma che sta attraversando. Sarri sta mantenendo tutti sulla corda e si sta dedicando soprattutto alla cura dei dettagli. Li metterà a punto pure oggi nell’ultimo allenamento di Castel Volturno, prima della partenza per Torino. Non dovrebbe esserci Aurelio De Laurentiis: il presidente di solito non segue mai gli azzurri in trasferta (lo ha fatto a Roma che è casa sua e a Manchester con il City) e quindi non è atteso in tribuna allo Stadium, salvo ripensamenti dell’ultima ora. Milik e Mertens, invece, saranno protagonisti. Prima uno (Dries), poi l’altro (Arek). Magari anche insieme. L’obiettivo invece è lo stesso: il Napoli chiede ad entrambi i gol per celebrare l’impresa.
Fonte : La Repubblica
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