De Laurentiis e le celle negli stadi
De Laurentiis e le celle negli stadi

La rivoluzione del calcio in tre punti: De Laurentiis vuole le celle negli stadi

29.06.2017
09:50
Redazione
La commissione antimafia è pronta a cambiare faccia al calcio italiano. L’indagine nata dalle infiltrazioni ‘ndranghetiste nella curva juventina s’è allargata. Dopo una decina di audizioni, Rosy Bindi e il presidente del comitato “Mafia e sport” Marco Di Lello hanno inquadrato i temi centrali su cui lavorare. L’inchiesta si chiuderà mercoledì, quando a palazzo San Macuto sarà ascoltato Carlo Tavecchio come presidente Figc e commissario di Lega. Ma dai presidenti di serie A la commissione ha già incassato parere favorevole a norme più dure per garantire la sicurezza negli stadi. Si lavora a un testo da licenziare prima della fine dell’estate (ma eventualmente da scorporare in emendamenti se capiterà l’occasione) per presentarlo alla ripresa dei lavori. Con tre sostanziali novità: l’introduzione di celle negli stadi (De Laurentiis evoca il modello inglese: prevede appunto celle negli stadi, magari in funzione di un processo per direttissima), l’istituzione del reato di bagarinaggio e il divieto ai bookmaker di quotare campionati che non siano serie A e B. Lo riporta La Repubblica, edizione nazionale.
 
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