
La scalata di Ciccio, dal caffè alla panchina come vice di Sarri
Francesco Calzona è per tutti Ciccio. Per Maurizio Sarri è un drone umano. Ancor prima che venissero inventate le registrazioni tecnologiche dall’alto, c’erano i suoi occhi a registrare la linea difensiva. Le sensazioni considerate più attendibili dei filmati. Domani Ciccio, che per la prima volta a Napoli sostituirà Maurizio in panchina (respinto il ricorso sulla squalifica), non sarà uno sprovveduto. Il vice-Sarri ha esperienza da vendere. Quando conobbe l’ex tecnico dell’Empoli faceva il calciatore e il venditore ambulante di caffè. Due mestieri diversi e anche poco conciliabili, e quando una squadra di Eccellenza — il Tegoleto — gli propose la panchina, declinò l’invito per mancanza di tempo e suggerì al suo posto Sarri. Ciccio e Maurizio diventarono così quasi una persona sola: il primo continuava a vendere caffè, l’altro allenava e gli insegnava il mestiere. Col tempo lo «promosse» suo vice, trasformandolo in un esperto di tattica. Insieme hanno scalato tutte le categorie, da una squadra all’altra vivevano nella stessa casa. Esordirono ufficialmente in coppia a Verona (stagione 2007/08) e da allora l’intesa è totale. Sarri non è alla prima squalifica, Ciccio sa come si fa. Era lui in panchina in Empoli-Pescara (30 maggio 2014) per la promozione in A dei toscani. Il mestiere di venditore è un ricordo, sta frequentando il master a Coverciano. Ma domani al San Paolo contro il Verona dovrà trovare il giusto aroma del caffè napoletano