La Stampa - Il caso Milan dopo la Juve. Senza la Var è un altro sport

17.03.2018
19:15
Redazione

Il Milan, in fondo, non l’ha nemmeno presa malissimo. «L’arbitro può sbagliare. Come chi non fa gol a porta vuota»,

Il Milan, in fondo, non l’ha nemmeno presa malissimo. «L’arbitro può sbagliare. Come chi non fa gol a porta vuota», ha detto Gattuso campione di fair-play. Dopo il 3-1 in casa Arsenal, l’unico a lagnarsi del rigore dell’1-1 omaggiato agli inglesi è stato Calhanoglu. Un bel salto di qualità, nel calcio dei lamenti continui. D’altra parte, come riconosciuto dall’onesto Ringhio, «la qualificazione ce l’eravamo giocata nel primo tempo dell’andata». Il tuffo di Welbeck premiato da Eriksson solleva però una questione che rischia di diventare caldissima. Con o senza Var, il calcio è... due sport diversi. E per noi italiani che, pur tra le storture dell’innovazione al debutto, ci siamo abituati a partite monitorate dalla tecnologia, tornare indietro è complicato. Ancora di più accettare ingiustizie così evidenti. 
Sì ufficiale ai Mondiali
Poi, certo, c’è la Lazio che con la Var finora è stata oggettivamente «sfortunata» e c’è Simone Inzaghi che punge: «Mi piace la coppa perché non c’è la Var...». Il Milan non è d’accordo. Nemmeno la Juve, ripensando al fallo da rigore di Vertonghen su Douglas Costa ignorato a Wembley, quando l’HD bianconera non aveva ancora castigato il Tottenham. Il problema, però, è un altro. Non ha senso che, mentre l’International Board ha promosso la Var e la Fifa la utilizzerà nel Mondiale russo (ieri il sì definitivo), l’Europa si ostini a dire no. «E’ troppo presto, vedo ancora molta confusione», ha tagliato corto Aleksander Ceferin, presidente Uefa. E così, nelle coppe si andrà avanti con le sestine arbitrali anche nella prossima stagione. Quando, peraltro, pure Liga e Ligue 1 accenderanno la Var. Sempre più squadre al top sperimenteranno la differenza che, al netto di doverosi aggiustamenti, si traduce in un acclarato calo di errori e proteste. Salvo poi giocare in Europa alla vecchia maniera. A meno che un abbaglio grossolano tipo quello ai danni del Milan magari non decida in mondovisione una semifinale o addirittura la finale di Champions, quando in ballo ci sono decine di milioni. Hai visto mai che Ceferin poi non cambi idea e il calcio torni di nuovo uguale per tutti?

Fonte : La Stampa
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