La Stampa - La Juventus valuta l'ipotesi di ritirare l'Under 15: interviene la FIGC , inchiesta sul coro razzista

13.06.2018
21:50
Redazione

Non useranno il sapone per lavare la vergogna di quel coro razzista, ma un duro percorso rieducativo attende i calciatori della Juventus Under 15. Gli insulti al

Non useranno il sapone per lavare la vergogna di quel coro razzista, ma un duro percorso rieducativo attende i calciatori della Juventus Under 15. Gli insulti al Napoli e ai napoletani dopo la vittoria nella semifinale scudetto, lanciati nello spogliatoio e poi messi in rete da un giocatore con un video celebrativo, non resteranno impuniti e il caso servirà da lezione. Per gli stessi juventini protagonisti della vicenda e anche per un mondo del calcio che ha scoperto come non ci sia più un limite, non solo di età, alla vergogna. Una lezione per tutti Quel coro «Napoli usa il sapone», cantato lunedì da 15enni che volevano scimmiottare il peggio delle curve ultrà, ha fatto in fretta il giro del web e scatenato le dure reazioni «dei grandi».

La Juve ha valutato più volte l’ipotesi di ritirare la squadra dalla finale tricolore, in programma domani contro l’Inter, come punizione massima e anche per segnare un punto di non ritorno. L’intervento del presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha poi tracciato la rotta. «Quegli insulti razzisti sono di una gravità senza precedenti - specifica il numero uno dello sport italiano -: da giovani si forma la cultura, la mentalità dei ragazzi e non trovo una parola per indicare quanto sia sbagliato quanto accaduto. Ora è giusto che si muova la giustizia sportiva».

Tocca alla giustizia sportiva Dopo una notte insonne e una giornata ricca di confronti e contatti a tutti i livelli, la Juventus e la Federcalcio hanno deciso di non compromettere «il regolare svolgimento del campionato», così recita il comunicato ufficiale pubblicato ieri sera dalla Figc dopo l’intervento del commissario straordinario Roberto Fabbricini, ma di varare subito dopo la finale «un percorso formativo sulle tematiche del rispetto dell’avversario e del corretto uso degli strumenti digitali». Il caso, però, non si chiude qui. Il Settore Giovanile e Scolastico della Figc ha attivato gli organi inquirenti federali per l’accertamento di violazioni delle normative. La Juve rischia una multa per responsabilità oggettiva, mentre i calciatori possono essere squalificati per quel coro choc. Marotta: «Zero attenuanti» Anche la Juve interverrà dopo la rieducazione, visto come interviene Beppe Marotta. «Quanto successo con gli Under 15 ha rattristato tutti - dice l’ad bianconero -: è un atto da condannare e quindi non c’è nessuna attenuante: non è giusto pensare solo a un provvedimento disciplinare nei confronti dei ragazzi, ma dobbiamo analizzare, da dirigenti e genitori, quello che è accaduto. Significa che qualcosa non funziona nel percorso educativo dei ragazzi, legato alla società di calcio, ma anche al sistema scolastico e alla famiglia». L’analisi porta a dover correggere la rotta in tempi rapidi. «Noi dobbiamo essere più diretti e più incisivi nell’attività di prevenzione. Il calcio ha anche una valenza sociale - ricorda Marotta -: dobbiamo dedicarci ai ragazzi con saldi principi di educazione, sono gli uomini del futuro».

Fonte : La Stampa
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