L’ultima mossa di Tavecchio: l’ad della Lega, un manager gradito a Malagò per placare il Coni

18.11.2017
17:45
Redazione

Da ore, Carlo Tavecchio ha una questione da risolvere: trovare il modo di garantirsi la permanenza al vertice della Federcalcio. Oltre le certezze sbandierate, c’è il timore di non raccogliere il consenso delle componenti. Vero è che nessuno annunci il “tradimento”: Sibilia e Gravina, Ulivieri e Nicchi, tutti hanno promesso l’appoggio. Per strappare il “sì” di tutto il consiglio, servirà dimostrare che l’impegno fonda su radici concrete. Altrimenti, non è escluso che qualcuno si sfili. E di fronte a un passo indietro, altri ne seguirebbero, facendo franare la governance della Federcalcio e lo stesso Tavecchio. I calciatori aspettano: dovesse farcela, possibile uno sciopero per il weekend del 26 novembre. Il presidente della Figc lavora già a una nuova mossa politica per convincere il “nemico” Malagò ad abbassare il fuoco: dopo aver sciolto la grana dello statuto della serie A e trovato il nuovo n. 1 della lega di B (è in pole il commissario straordinario Balata), sta valutando la candidatura del banchiere Marzio Perrelli, ceo di Hsbc Italia e molto vicino allo stesso Malagò, a nuovo amministratore delegato della Lega di serie A. Carica per cui resta in corsa pure De Siervo, ad di Infront. La stabilità della Figc interessa da vicino anche Ancelotti, che solo con un consiglio forte alle spalle accetterebbe di ereditare la panchina di Ventura. Lo riporta La Repubblica.

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