Manolas attacca: "Cessione? Chiedetelo a De Laurentiis! Problemi col club, fatto fuori dopo la Juve. Rapporto con Spalletti non tra i migliori..."
Calcio mercato Napoli, intervista Manolas Repubblica: il difensore greco parlo dei motivi che l'hanno spinto a tornare in Grecia. Crepe nel rapporto con De Laurentiis
Calciomercato Napoli clamoroso retroscena. L'ex difensore azzurro Kostas Manolas, tornato in patria all'Olimpiacos nella scorsa finestra dei trasferimenti, ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica dove parla dei motivi che l'hanno spinto a lasciare il Napoli calcio.
Il difensore greco fa intuire che alla base della sua decisione ci siano state crepe nel rapporto col presidente azzurro Aurelio De Laurentiis
Mercato Napoli, retroscena addio Manolas: accuse a De Laurentiis
Ha ancora amici a Roma?
«Tantissimi. Per me Totti è un fratello, come De Rossi: dal primo giorno mi hanno accolto benissimo, mi hanno fatto crescere accanto a loro».
Al Napoli invece non è andata altrettanto bene.
«Non è del tutto vero. Il primo anno con Ancelotti non era iniziato male. Ma se poi non arrivano i risultati è naturale che i tifosi se la prendano soprattutto con i nuovi acquisti. Alla fine con Gattuso avevamo vinto la Coppa Italia, l’anno dopo abbiamo perso la Champions per una partita sbagliata, e durante la stagione ci erano mancati giocatori fortissimi come Osimhen, Koulibaly, Mertens...».
A gennaio 2022 ha deciso di andare via. Il motivo?
«Chiedetelo a De Laurentiis. Ci sono stati problemi col club che per rispetto dei miei compagni che sono ancora lì non voglio dire».
Perché tornare in Grecia?
«L’ho voluto fortemente. Perché volevo sentirmi amato dai tifosi e dalla società, e sapevo che in Grecia avrei trovato tutto questo».
E soprattutto è tornato a giocare dopo tanta panchina.
«A Napoli quest’anno ho vinto le prime quattro partite, poi sono stato messo da parte e non ho capito perché. Ho fatto un errore con la Juve, è vero. Ma non pensavo di meritare l’esclusione».
Ce l’ha con Spalletti?
«No, è una scelta tecnica. Luciano come allenatore non si discute, è tra i migliori che abbia conosciuto. Il rapporto non è stato il migliore in assoluto: con gli altri allenatori che ho avuto il rapporto è stato sempre ottimo».
C’entra il periodo romano?
«Non penso, anzi no. Con Spalletti ci siamo comunque lasciati bene, ci siamo salutati con affetto e gli ho fatto il mio in bocca al lupo»