Marasco: "Verona, non è impossibile battere il Napoli. Gli azzurri potrebbero anche risentire delle energie spese col Nizza"

18.08.2017
22:30
Redazione

Antonio Marasco,napoletano di Torre Annunziata, protagonista per due stagioni con la maglia del Verona, dal 1998 al 2000: per l’Hellas domani sarà una missione impossibile?
«Difficile sì, impossibile no. Prima cosa, di impossibile non c’è mai niente nel calcio. Secondo, il Napoli potrebbe anche risentire del grande dispendio di energie che ha avuto nella partita di Champions League con il Nizza. E parlo di energie mentali, non soltanto fisiche. Lo dico perché ero al San Paolo e ho visto quanto hanno corso».
Ha fatto da osservatore per il Verona…
«È che Salvatore, mio figlio minore, che ha 13 anni, è un tifosissimo del Napoli: non potevo non portarlo a vedere un incontro così (ride, ndr). Tralasciando le battute, la squadra di Sarri ha creato davvero tantissimo e ha raccolto meno di quel che avrebbe potuto. Insomma, il testa a testa col Nizza non è archiviato. La testa, quindi, potrebbe essere pure rivolta alla trasferta francese, a Verona. E anche per questo l’Hellas ha delle legittime speranze di bloccare il Napoli. Evidente, però, che servirà un’impresa».
Qual è il pericolo maggiore per l’Hellas?
«Eh, la lista è lunga. Sarri cambierà qualcosa, ma che ci sia Mertens o Milik, Insigne o qualcun altro, la qualità resta elevatissima. Il Napoli in questi anni è diventato uno squadrone».
Al suo amico Fabio Pecchia, con cui ha giocato ad Avellino, che consigli dà?
«Non ne ha bisogno. Fabio è un bravo allenatore e ora si metterà alla prova in Serie A, un palcoscenico che merita lui e merita il Verona. Niente consigli, dunque, ma un grosso in bocca al lupo e un saluto».
Gli farebbe comodo avere Marasco?
«Si potesse tornare indietro nel tempo… Io delle stagioni all’Hellas ho ricordi unici, meravigliosi. La promozione in A, il campionato successivo, la salvezza con quindici risultati utili consecutivi. Cesare Prandelli allenatore e un gruppo formidabile».
Ci dica, Marasco: tiferà Verona o Napoli?
«Sono cresciuto sostenendo il Napoli, ma dopo sono diventato professionista e il tifo te lo dimentichi. Verona e il Verona fanno parte della mia storia, città e squadra mi sono rimaste nel cuore. Spero che sia una bella partita, che l’Hellas a fine campionato colga una tranquilla salvezza e che il Napoli raggiunga gli obiettivi che si è posto».
Le chiediamo un nome: quello del giocatore del Verona che, a suo parere, potrà emergere in questa stagione.
«Daniele Verde. Ha molto talento e corsa, salta l’uomo con abilità. Somiglia al Brocchi dei miei anni all’Hellas, ma con più tecnica. Il Verona ha fatto bene a ingaggiarlo».

Fonte : Corriere di Verona
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